L'allarme varianti continua a destare preoccupazioni. E potrebbero non bastare una barra due dosi di vaccino, ma sarebbero necessari richiami per anni. A dirlo è Alberto Mantovani nel corso di un'intervista rilasciata a "Repubblica".
Allarme varianti, è corsa al vaccino
Il direttore scientifico dell'Humanitas di Milano, Alberto Mantovani ha riacceso nuovamente l'allarme varianti. Nemmeno l'inoculazione, in una o due sedute, del vaccino ci porterà fuori da questa epidemia? Non basterà raggiungere l'immunità di gregge?
"Abbiamo un problema di varianti. È possibile che dovremo rivaccinarci contro di loro. Anche per anni, come avviene con l’influenza" afferma l'esperto. Ipotesi che, se trovasse conferma, allora renderebbe necessaria un'ulteriore produzione di vaccini.
Aspetto che Mantovani approfondisce così:
"La stima è che entro la fine dell’anno saranno prodotte nel mondo tra 8 e 11 miliardi di dosi. Così i problemi dovrebbero essere risolti". La soluzione, come accennato in precedenza, sta nell'accelerare sulla produzione.
L'immunologo dichiara ancora:
"Comunque il nostro Paese aveva una grande tradizione, esportava più vaccini di quanti ne importava e dobbiamo recuperare questa grande tradizione e tornare a produrre per avere i vaccini per le varianti".
Piano vaccinale
Il piano vaccinale prevede che sia la categoria degli anziani ad essere vaccinata per prima. Decisione che trova l'appoggio di Mantovani:
"Con coperture ampie dei fragili liberiamo terapie intensive e spazi per curare cancro e problemi cardiovascolari. Non è solo un favore a loro ma un modo per proteggere tutti".
Vaccino AstraZeneca, il pensiero di Mantovani
Vaccino AstraZeneca per gli over 60?
"Credo sia giusto, nella misura in cui possiamo mettere in sicurezza prima possibile gli ultra sessantenni. Poi possiamo dedicarci ai giovani, magari con un vaccino alternativo. Ma si potrebbe continuare con AstraZeneca anche con gli under 60, se avremo più dati sulle reazioni avverse".
E sul tema dei richiami, l'indicazione generale resta farlo con lo stesso vaccino. Decisione che, anche stavolta, trova d'accordo l'immunologo Alberto Mantovani:
"Del resto non abbiamo ancora dati sull’efficacia dell’incrocio di vaccini diversi".
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