Sileri, il viceministro della Salute, si dice preoccupato in merito ai focolai ancora attivi in tutta Italia e lancia l'allarme.
«La fase acuta è passata, ma noi dobbiamo continuare a gestire i focolai emergenti e quindi lo stato di emergenza è necessario. Comunque tutto sarà condiviso, i dettagli non sono stati ancora stabiliti».
Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri in merito alla proroga dello stato d'emergenza annunciato dal premier Giuseppe Conte.
E sul fatto che il presidente del Consiglio riferirà in Parlamento dichiara:
«Su questo non c'è alcun dubbio, tutti ricorderanno che era stato proprio Conte a garantire che avrebbe informato le Camere di ogni passaggio. Non si è mai tirato indietro e certamente non lo farà in questa occasione».
Ancora aggiunge:
«Ci sono ancora casi di contagio, c'è necessità - sottolinea Sileri - di emettere nuovi decreti e soprattutto di confermare alcune misure. Io ritengo che si stiamo gestendo in maniera ottimale i nuovi focolai con i tamponi, la quarantena e il tracciamento.
Ma proprio questo dimostra che non siamo fuori e si deve far fronte anche alle esigenze economiche. Acquisti, gare d'appalto, ma anche cassa integrazione e altre misure di sostegno alle famiglie e alle imprese vengono tutte decise nell'ambito di questa cornice».
Sulla scuola
«E poi c'è la scuola. Noi dobbiamo - osserva - garantire che i ragazzi tornino in classe nella massima sicurezza e per farlo il commissario Arcuri gestirà le gare per l'approvigionamento del materiale.
Altrimenti dubito che riusciremmo ad ottenere le forniture in tempo. E invece non dobbiamo in alcun modo rischiare». Sileri non dice poi se sarà fino al 31 dicembre: «Non sono stati ancora decisi i dettagli. Ma tutto sarà fatto nella massima trasparenza».(Leggo)
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