Le indagini

Mentre il mondo continua a commuoversi e lo sport pensa a come ricordare Kobe Bryant, gli investigatori cercano di fare ordine sull'incidente che ne ha causato la morte. Le autorità locali hanno fatto sapere che intorno alla zona dello schianto c'era scarsa visibilità e il pilota dell'elicottero potrebbe essere stato ingannato dalla nebbia. Il velivolo si è schiantato a 300 km/h su una collina di 500 metri, il terreno accidentato rende difficile il recupero dei corpi tanto che i medici stimano in 48 ore il tempo necessario per l'operazione.

I dettagli dell'incidente

L'elicottero di Bryant ieri aveva lasciato Santa Ana nella Contea di Orange, a sud di Los Angeles, poco dopo le 9 del mattino ora locale (le 18 italiane) virando a est dell'Interstate 5, vicino a Glendale. I controllori del traffico aereo avevano notato una scarsa visibilità intorno alla zona. Poco dopo le 9.40 locali, l'elicottero si è trovato di fronte a una collina alta circa 500 metri e ha cercato di salire rapidamente in quota per superarla, non riuscendoci. Quando ha colpito il suolo, l'elicottero stava volando a circa 160 nodi (296 km/h) e scendendo a una velocità di oltre 1219 metri al minuto. L'elicottero si è schiantato a Calabasas, a circa 30 miglia (48 chilometri) a nord-ovest del centro di Los Angeles.

La testimonianza

Kurt Deetz, un pilota che faceva volare Bryant sul suo elicottero, ha affermato che l'incidente è stato probabilmente causato dalle condizioni meteorologiche avverse piuttosto che da problemi meccanici. "La probabilità di un guasto del motore gemello su quell'aeromobile? Semplicemente non accade", ha detto al Los Angeles Times. Il Consiglio nazionale per la sicurezza dei trasporti, infine, in genere pubblica entro 10 giorni un rapporto preliminare che fornirà un sommario approssimativo di ciò che gli investigatori hanno appreso. Ma una rapporto completo sulla causa dell'incidente può richiedere un anno o più.

ANCHE JOHN ALTOBELLI TRA LE VITTIME

C'era anche l'allenatore di baseball John Altobelli, 56 anni, fra le vittime del tragico incidente in elicottero in cui hanno perso la vita la ex star del basket NBA Kobe Bryant e la figlia Gianna. Lo ha confermato ad AP Tony Altobelli, fratello minore dell'allenatore di Orange Coast College. Morti anche la moglie Keri e la figlia Alyssa, che aveva circa 13 anni e giocava nella stessa squadra di basket della figlia di Bryant.

Il sindaco di Costa Mesa

Katrina Foley, ha reso noto via Twitter i nomi delle altre persone decedute nell'incidente. Si tratta di Christina Mauser, un'allenatrice di pallacanestro femminile e suo marito, Matt Mauser, fondatore dei Tijuana Dogs.

FIP: UN MINUTO DI SILENZIO SU TUTTI I CAMPI​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​

Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Giovanni Petrucci ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi. Un piccolo ma sentito e doveroso gesto per onorare la vita e la memoria di Kobe Bryant. È quanto si legge in una nota della FIP. Kobe, scomparso ieri tragicamente in un incidente in elicottero assieme alla figlia Gianna e ad altre sette persone, è stato e sarà per sempre legato al nostro Paese. (TgcomSport)
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