Nuove restrizioni in arrivo: approvato il decreto con le novità relative agli spostamenti nelle diverse zone d'Italia.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge. Le nuove direttive introducono ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Decreto: le novità per gli spostamenti nelle Regioni
In considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica, il decreto dispone la prosecuzione, fino al
27 marzo 2021, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse
Regioni o
Province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute.
Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Fino al
27 marzo 2021, nelle
zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.(
Anteprima24)
Incontri e visite ai congiunti
Gli spostamenti verso abitazioni private abitate restano invece consentiti, tra le 5.00 e le
22.00, in
zona gialla all’interno della stessa
Regione e in
zona arancione all’interno dello stesso
Comune. Gli spostamenti, consentiti fino a un massimo di
due persone, possono allargarsi in alcuni casi. Si può portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti.
Nelle
zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini. (
Anteprima24)
In attesa del prossimo Dpcm
Per quanto riguarda il prossimo Dpcm, invece, sappiamo che presto arriveranno delle novità di carattere nazionale. Il Presidente della Conferenza delle Regioni
Stefano Bonaccini ha lasciato trapelare qualche dettaglio sul prossimo Dpcm.
“
È giunto il momento – ha spiegato Bonaccini -
di una rapida e comune riflessione sia su indici, criteri e parametri". Bonaccini ha aggiunto
"così come occorre una rivisitazione delle categorie e delle attività rispetto alle stesse condizioni restrittive”.
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