Caltanissetta casa di riposo lager
Caltanissetta casa di riposo lager

Un caso sconvolgente di maltrattamenti su anziani è stato scoperto in una casa di riposo a Caltanissetta. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia locale e coordinate dalla Procura, hanno portato alla luce gravi abusi e pratiche vessatorie nei confronti di ospiti indifesi. Nove persone, tra gestori e operatori sociosanitari, sono state arrestate con accuse che includono maltrattamenti, sequestro di persona, abbandono di persone e esercizio abusivo di pratiche sanitarie.

Gli arresti e le accuse contro i responsabili

Le autorità hanno eseguito sei arresti in carcere e tre ai domiciliari, coinvolgendo anche le titolari della casa di riposo "Santa Chiara", Venera Alaimo e Agata Giovanna Salamone. Le due donne avrebbero ignorato le condizioni di degrado in cui vivevano gli ospiti e omesso qualsiasi intervento per migliorare la gestione della struttura. Gli operatori sociosanitari sono invece accusati di abusi fisici e psicologici, usando un linguaggio volgare e offensivo, minacciando e immobilizzando gli anziani con mezzi di contenzione.

Sequestrata la struttura per garantire la sicurezza degli anziani

Oltre agli arresti, la struttura è stata sequestrata e affidata a un amministratore giudiziario per garantire agli ospiti condizioni di vita e assistenza più adeguate. Questo intervento rappresenta un primo passo verso la tutela dei diritti dei soggetti più fragili e indifesi, spesso abbandonati a una gestione inadeguata e crudele.

Dettagli scioccanti emersi dalle indagini

Durante le indagini sono emersi comportamenti inaccettabili da parte dello staff. Alcuni operatori avrebbero utilizzato cinghie per immobilizzare gli anziani sui letti o sulle sedie a rotelle, lasciandoli legati per ore. Inoltre, sono stati segnalati episodi di scherno legati all’incontinenza degli ospiti e minacce verbali che hanno alimentato un clima di paura e umiliazione all'interno della struttura.

Tra i nomi degli arrestati spiccano, oltre alle due titolari, Pietro Castronovo, Gianluca Giuseppe Ciresi, Gaetano Marrocco, Donatella Michela Salamone e altri operatori, accusati a vario titolo di reati gravissimi.

L’intervento del Codacons: "Servono telecamere e task force"

Di fronte a questi abusi, il Codacons ha lanciato un appello per un intervento legislativo. L’associazione sottolinea l’urgenza di introdurre telecamere di sorveglianza obbligatorie nelle case di riposo e di creare una task force dedicata al controllo delle strutture assistenziali.

La necessità di misure preventive

"Non è accettabile che nel 2024 si verifichino ancora episodi del genere", afferma il Codacons. L’associazione chiede condanne esemplari e la perpetua interdizione dai pubblici uffici per i responsabili, sottolineando l’importanza di garantire la protezione degli anziani, che meritano cura e rispetto.

Tolleranza zero verso i maltrattamenti

Questo caso mette in evidenza la necessità di una maggiore attenzione alle condizioni degli anziani nelle strutture assistenziali. La scoperta di questa "casa di riposo lager" a Caltanissetta rappresenta un monito per le istituzioni e per l’opinione pubblica. Garantire il benessere dei soggetti più fragili deve diventare una priorità assoluta, affinché simili atrocità non si ripetano mai più.

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