marco macor

Tra le persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta sulle truffe agli anziani c’è anche Marco Macor, l’attore 40enne che nel film Gomorra di Matteo Garrone interpretava il ruolo di Marco, l’amico di Ciro. Secondo la Procura di Genova, Macor avrebbe avuto un ruolo attivo all’interno della banda che, tra il 2022 e il 2024, ha derubato decine di anziani in tutta Italia, sottraendo denaro e gioielli per un valore complessivo di oltre 700mila euro.

L’organizzazione: un sistema collaudato di truffe

L’inchiesta dei carabinieri ha portato all’arresto di 29 persone, smantellando un’organizzazione specializzata nelle truffe del finto maresciallo. Lo schema era sempre lo stesso: un anziano riceveva una telefonata allarmante in cui un sedicente carabiniere lo informava di un grave incidente in cui un familiare era rimasto coinvolto. Per evitare l’arresto del proprio figlio o nipote, la vittima veniva spinta a consegnare immediatamente denaro o oggetti di valore a un emissario della banda.

Secondo gli inquirenti, Macor avrebbe fatto parte del gruppo dei trasfertisti, ovvero coloro che si spostavano da Napoli al Nord Italia per ritirare i soldi e i gioielli direttamente dalle case delle vittime.

Il ruolo di Marco Macor e il suo soprannome nella banda

Nelle intercettazioni telefoniche, Marco Macor era chiamato con il soprannome "Caff". Il suo compito principale era quello di raggiungere le abitazioni degli anziani e ritirare i beni richiesti con l’inganno. Ma, oltre a questo, avrebbe anche coordinato parte della logistica della banda.

Secondo il giudice Milena Catalano, Macor "ha aderito appieno all’associazione e ancora ne fa parte", sottolineando il suo coinvolgimento attivo nelle operazioni della banda.

Dal cinema al crimine: una parabola discendente

Macor era diventato noto per la sua partecipazione a Gomorra, il film di Matteo Garrone ispirato al libro di Roberto Saviano. La sua immagine è rimasta iconica nella celebre scena della sparatoria sulla spiaggia, in cui il suo personaggio e quello di Ciro Petrone sparano con un mitra.

Dopo quel film, la sua carriera nel cinema non è decollata e, secondo gli inquirenti, si sarebbe gradualmente avvicinato a circuiti criminali, fino a diventare parte di un’organizzazione specializzata nelle truffe agli anziani.

Un bottino da 700mila euro e decine di vittime

L’inchiesta ha documentato 54 episodi tra truffe riuscite e tentativi falliti, con un bottino complessivo di oltre 700mila euro tra contanti e gioielli sottratti alle vittime.

Macor e gli altri membri della banda operavano in tutta Italia, utilizzando Bed & Breakfast affittati come call center temporanei, da cui partivano le telefonate per ingannare gli anziani.

L’arresto di Marco Macor aggiunge un elemento clamoroso a un’inchiesta che ha portato alla luce una rete criminale ben strutturata, capace di raggirare decine di persone vulnerabili. Se le accuse verranno confermate, l’ex attore di Gomorra potrebbe affrontare una lunga condanna, chiudendo nel peggiore dei modi una carriera iniziata sotto i riflettori del grande schermo e finita nell’ombra della criminalità.

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