La commozione dei cugini italiani di Papa Francesco: «Ci mancherà tutto di Giorgio»
I cugini italiani di Papa Francesco ricordano con commozione il Pontefice scomparso: «Era semplice, amava la famiglia e la vita quotidiana. Ci mancherà tutto di lui».

La morte di Papa Francesco ha lasciato un vuoto profondo non solo nel mondo, ma anche tra i suoi familiari più stretti. A Tigliole, in provincia di Asti, i cugini italiani del Pontefice ricordano con affetto e commozione “Giorgio”, il soprannome familiare con cui hanno sempre chiamato Jorge Mario Bergoglio.
Il legame familiare e affettivo
Delia Gai, 88 anni, cugina di secondo grado di Papa Francesco, e suo marito Franco Travo raccontano di un rapporto fatto di visite, telefonate e battute affettuose. «Tutto mi mancherà di mio cugino», racconta Delia, profondamente scossa dalla notizia improvvisa della scomparsa.
Il ricordo della telefonata dopo l’elezione
Tra gli aneddoti più cari, Delia ricorda la prima telefonata dopo l'elezione al soglio pontificio. «Gli chiesi: “Ma Giorgio, ce l’avevi la roba da cambiarti?” E lui, sorridendo, mi disse: “Sei proprio una mamma!”», rievoca con dolcezza.
Le visite a Tigliole
Prima e dopo essere diventato cardinale, Francesco era spesso di passaggio a Tigliole. «Amava il risotto ai funghi e la bagna càuda», ricorda Franco, mentre Delia prepara il caffè che il cugino apprezzava particolarmente. La semplicità era il suo tratto distintivo, evidente in ogni incontro.
Un aneddoto sulla sua umiltà
Un altro ricordo emblematico riguarda i giorni della sua nomina a cardinale. Invitati a Roma, i cugini aspettavano l'arrivo di Francesco, ma lui si presentò semplicemente vestito da prete, a piedi e senza alcun seguito ufficiale. «Quando gli chiedemmo dell'anello cardinalizio, cominciò a frugare nelle tasche quasi dimenticandosene», raccontano sorridendo.
Il ricordo della figlia Emma
Papa Francesco non dimenticava mai di parlare con affetto della figlia di Franco e Delia, Emma, scomparsa prematuramente. Un segno della sua grande sensibilità e della sua attenzione per le sofferenze degli altri.
L'augurio per il futuro della Chiesa
Ora i cugini affidano un messaggio al successore di Papa Francesco: «Non deve essere migliore di Giorgio, ma continuare sulla sua strada di pace e umiltà», sottolineano con emozione.