Anzola, Sofia Stefani, ex vigilessa uccisa dal collega. Lui: "E' partito un colpo”
Lei voleva lasciarlo: un colpo di pistola sparato dall’arma di ordinanza dell’ex comandante, Giampiero Gualandi, 60 anni
Sofia Stefani, 33 anni, è stata tragicamente uccisa da un colpo di pistola sparato dall'ex comandante della polizia locale, Giampiero Gualandi, 60 anni.
Impegnata attivamente in politica con il Partito Democratico (PD) e nel sociale, Sofia era molto appassionata del suo lavoro. "Credo molto nel mio lavoro," scriveva spesso sui suoi social, dimostrando il suo entusiasmo e la sua dedizione.
Una Carriera da Vigilessa: Un Sogno Realizzato
Sofia Stefani ha coronato il suo sogno di diventare vigilessa, prestando servizio per il comando della polizia locale intercomunale di Anzola dell’Emilia e Sala Bolognese per tutto il 2023.
La sua passione per questo lavoro era evidente, e i suoi colleghi la ricordano come una persona estremamente dedita.
Purtroppo, la sua carriera è stata bruscamente interrotta quando, il 16 maggio, è stata colpita fatalmente da un colpo di pistola all'interno della caserma di Anzola, un luogo che aveva considerato una seconda casa.
Impegno Politico nel Partito Democratico
La vita di Sofia non era dedicata solo al lavoro. Sin da giovane, ha mostrato un forte impegno politico, militando nel Partito Democratico. Partecipava attivamente agli eventi e alle campagne, dimostrando una profonda passione per la politica e per il miglioramento della società.
La segretaria della Federazione democratica bolognese, Federica Mazzoni, ha espresso il cordoglio del partito:
Purtroppo ancora un probabile femminicidio, quello di Sofia Stefani. Un dolore incredibile che tuttavia non ci consente il silenzio.
Un Cuore Dedicato al Volontariato
L'impegno di Sofia Stefani andava oltre la politica. Era attiva nel volontariato, ispirata dalla sua famiglia, anch'essa molto impegnata nel sociale. Una delle sue passioni era il pattinaggio artistico a rotelle, uno sport che lei e i suoi genitori hanno sostenuto a lungo.
Inoltre, Sofia era legata alle Cucine Popolari di Bologna, dove insieme alla sua famiglia collaborava con Roberto Morgantini, il fondatore, per aiutare le persone bisognose.
Un Artista con il Cuore nella Comunità
Oltre al suo impegno sociale e politico, Sofia aveva anche un lato artistico. Insieme alla sua famiglia, ha partecipato a progetti artistici come la decorazione del ponte di via Stalingrado a Bologna. Questo progetto, realizzato qualche anno fa, ha lasciato un segno tangibile del loro contributo alla comunità. "Grazie Roberto per aver dato a me e alla mia famiglia la possibilità di esserci," aveva scritto Sofia, ricordando con affetto quell'esperienza.