Massimo Giletti
Massimo Giletti

Massimo Giletti, noto giornalista e conduttore televisivo, è pronto a tornare in Rai con il suo nuovo programma "Lo stato delle cose". 

Dopo l'addio a La7 e al suo programma "Non è l'Arena", Giletti si reinventa con una nuova avventura che mira a raccontare l'Italia da una prospettiva diversa. 

Ospite della trasmissione "A casa di Maria Latella", in onda su Rai 3, ha parlato apertamente del suo ritorno alla rete pubblica e dei motivi che lo hanno spinto a intraprendere questa nuova sfida.

Secondo Giletti, la sua ambizione è sempre stata quella di alzare continuamente il livello delle sue inchieste e delle sue trasmissioni: 

«Ogni avventura deve avere un'asticella più alta, anche se inizi a invecchiare devi porti degli obiettivi ambiziosi. Trovo che ci siano degli spazi interessanti per raccontare questo Paese attraverso i nomi più importanti della cultura italiana. A me piace chi va in controtendenza, come i salmoni». 

La sua nuova avventura televisiva, infatti, si concentrerà su temi di attualità e cultura, con l'obiettivo di fornire una visione critica e profonda dell'Italia contemporanea.

L'Addio a La7 e il Rapporto con Urbano Cairo

Nel corso dell'intervista, Giletti ha rivelato i retroscena del suo addio a La7, emittente per cui ha lavorato per diversi anni. La decisione di lasciare "Non è l'Arena" è stata sofferta, soprattutto per l'affetto che provava nei confronti del suo team di lavoro. «Per me la sofferenza è stata vedere distruggere un gruppo di amici, di fratelli perché avevo creato dei gruppi di lavoro fortissimi», ha confessato il giornalista.

Nonostante l'addio, però, i rapporti con Urbano Cairo, proprietario di La7, sembrano rimanere freddi. Giletti ha spiegato che, da quando ha lasciato l'emittente, lui e Cairo non si sono più sentiti: «Con Cairo non ci siamo più sentiti ma il tempo aiuterà a incontrarsi. Magari in modo strano, occasionale. Io guardo al futuro e comunque mi piacerebbe fare una chiacchierata».

La Vita "Blindata" Sotto Scorta

Un altro aspetto rilevante della vita di Giletti riguarda la sua condizione attuale, caratterizzata da una vita "blindata" sotto scorta. Il giornalista ha spiegato che la sua situazione si è aggravata nel corso degli anni, complicando la sua quotidianità. La scorta è stata assegnata a Giletti per garantire la sua sicurezza, a causa delle numerose inchieste da lui condotte, spesso su temi scomodi e controversi.

Giletti si è interrogato sul perché, in Italia, chi svolge inchieste giornalistiche rischia di dover vivere sotto protezione: «Ho una scorta, vivo in una situazione complessa che è peggiorata negli anni. Ma ho visto ragazzi, giovani giornalisti che per 20 euro ad articolo rischiano la vita. La domanda è: perché in questo Paese chi fa inchiesta è sotto scorta? Non va bene».

Queste riflessioni mostrano come la libertà di stampa e il giornalismo investigativo siano temi ancora cruciali e complessi in Italia, e Giletti continua a essere una voce di rilievo nel denunciare queste problematiche.

Massimo Giletti si appresta a iniziare una nuova fase della sua carriera in Rai, portando con sé l'esperienza maturata negli anni e la determinazione a continuare a raccontare l'Italia attraverso le sue inchieste. Nonostante la sua vita sotto scorta e i rapporti tesi con il passato, il giornalista guarda al futuro con ottimismo e voglia di continuare a fare il suo lavoro, alzando sempre l'asticella delle sue sfide.

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