Marco e Claudio Marrandino, giustiziati davanti ai carabinieri
Antonio Mangiacapre arrestato per l'omicidio dei fratelli: «Mi hanno rubato la macchina, non sono stato io»
Il drammatico agguato che ha portato alla morte di Marco e Claudio Marrandino, rispettivamente avvocato e imprenditore, ha scioccato la comunità di Orta di Atella in provincia di Caserta. Sabato scorso, i fratelli sono stati brutalmente uccisi davanti ai carabinieri intervenuti per sedare quella che sembrava essere una lite verbale.
Antonio Mangiacapre, accusato del duplice omicidio, ha negato ogni coinvolgimento dichiarando che l'auto utilizzata per il delitto gli era stata rubata.
Il Drammatico Retroscena dell'Agguato
La ricostruzione dell'accaduto è agghiacciante. I carabinieri, giunti sul posto per sedare una lite verbale, si sono trovati di fronte a una scena tragica e imprevista. Due auto ferme nel traffico a ridosso di Orta di Atella, con un uomo che inveisce contro due persone, successivamente identificate come Marco e Claudio Marrandino. La presenza dei militari non è bastata a fermare la furia omicida di Antonio Mangiacapre.
Il Duplice Omicidio Sotto gli Occhi dei Carabinieri
Nonostante l'intervento dei carabinieri, Mangiacapre ha estratto una pistola e ha sparato contro i fratelli Marrandino. La prima vittima è stata colpita fuori dall'auto, mentre il secondo fratello è stato ucciso mentre era ancora dentro il veicolo. Uno dei militari, il capo pattuglia, ha tentato di fermare l'assassino sparando alcuni colpi, ma senza riuscire a colpirlo.
L'Inchiesta della Procura di Napoli Nord
La Procura di Napoli Nord sta conducendo un'inchiesta approfondita sul duplice omicidio. L'indagine mira a chiarire tutti i dettagli del delitto e a verificare le affermazioni di Antonio Mangiacapre, che sostiene la sua innocenza. Secondo Mangiacapre, l'auto utilizzata dal killer gli era stata rubata, un dettaglio che gli inquirenti stanno attentamente valutando.
La Convalida del Fermo di Antonio Mangiacapre
Durante l'udienza di convalida del fermo, Mangiacapre ha ribadito la sua innocenza. Ha dichiarato di non essere l'assassino e che l'auto implicata nel delitto non era in suo possesso al momento dei fatti. Gli inquirenti stanno lavorando per raccogliere tutte le prove necessarie a confermare o smentire le dichiarazioni dell'arrestato.
La Comunità Sconvolta e in Lutto
La morte di Marco e Claudio Marrandino ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Orta di Atella. I due fratelli erano figure rispettate e benvolute: Marco, avvocato, e Claudio, imprenditore, erano conosciuti per il loro impegno e la loro dedizione. La tragedia ha suscitato profonda commozione e incredulità tra i residenti, che ora chiedono giustizia per le vittime.
Conclusioni
Il duplice omicidio di Marco e Claudio Marrandino rappresenta un evento di inaudita violenza che ha scosso l'intera comunità di Orta di Atella. La convalida del fermo di Antonio Mangiacapre segna un passo importante nelle indagini, ma restano ancora molti interrogativi. Le dichiarazioni di innocenza dell'arrestato e il presunto furto dell'auto usata per il delitto saranno al centro delle prossime fasi investigative. La comunità attende con ansia ulteriori sviluppi e spera che la giustizia possa fare il suo corso, portando chiarezza e pace ai familiari delle vittime.