Viviana uccisa in sala operatoria. L'ennesima vita stroncata, l'ennesima storia di una giovane mamma stroncata dopo aver dato alla luce due gemelli. Lei si chiamava Viviana Delego e aveva solo 41 anni.

Un dramma, una tragedia che ha sconvolto un'intera comunità e soprattutto distrutto una famiglia in quella che doveva essere il giorno più bello della loro vita. Viviana muore cinque giorni dopo aver dato alla luce i due bimbi tanto attesi. Sotto gli occhi del marito in lacrime, a causa di "un errore" ospedaliero o meglio a causa dell'assenza del chirurgo che avrebbe dovuta operarla.

Un'ennesima notizia di malasanità che "uccide" una donna. Una neomamma che aveva solo una colpa: trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato e nelle mani sbagliate.

Si può morire così? NO. Dire che non è giusto, che non è normale, non servirà a nulla perchè non riporterà in vita Viviana. Non ridarà ai suoi bambini la loro mamma, a suo marito la donna che amava e che gli ha datola gioia più bella al mondo: diventare papà.

Non serve a nulla perchè Viviana non c'è più. Viviana era piena di vita e non vedeva l'ora di abbracciare i suoi bambini. Nemmeno il tempo di capire se assomigliassero a lei oppure al papà... Nemmeno il tempo di guardarli e/o commuoversi per il suo essere una neomamma con tutte le paure e le incertezze che comporta. A Viviana è stato negato tutto, dall'essere mamma, dal provare quelle emozioni... alla vita. Il tutto per colpa delle mani di un uomo... Dell'uomo che non saputa aiutarla, salvarla.

Eppure in tutto ciò c'è una nota positiva, un uomo, il marito Giaco che nonostante il dolore, la rabbia e tutto ciò che ne conseguirà, i suoi bimbi che cresceranno senza la loro mamma ha deciso di scrivere una lettera all'equipe medica dell'ospedale ringraziandola

La lettera di Giacomo:

«Una donna, una moglie, una mamma fuori dal comune. Mi spiace che non abbiate avuto la possibilità di conoscerla. Amava la vita ma soprattutto amava la famiglia tanto da sacrificare la sua vita per darla a due fantastiche creature: Edoardo Maria ed Emilia Maria.In realtà tutte queste sue caratteristiche non moriranno mai».

Nonostante il triste epilogo e il conseguente dolore, Giacomo ci tiene a riconoscere un aspetto positivo della tragedia: «Aver conosciuto tutti voi, di cui non ricordo i nomi, ma che per cinque lunghi e speranzosi giorni siete stati gli angeli custodi di mia moglie, della mamma dei miei figli. Aver visto le lacrime nei vostri occhi mi ha fatto capire tutta la vostra umanità e quanto abbiate sudato, studiato per cercare di dare una speranza a Viviana».

"Il primario non c'è e il ginecologo non sa operarla"

Sarebbe questa l'accusa mossa dalla famiglia di Viviana all'ospedale Perrino di Brindisi. E' questa la vera motivazione del decesso di Viviana Delego, la 40enne che aveva appena messo alla luce due gemelli e che ha perso la vita 5 giorni dopo il parto.

La Asl - si legge sul Corriere della Sera - aveva archiviato senza muovere alcun addebito. Ma ora spuntano nuovi retroscena: il ginecologo che l'assisteva in ospedale, infatti, avrebbe chiesto al primario di Chirurgia generale, di rimuovere l’utero della donna non essendo lui in grado di eseguire l’intervento.

E ancora: quello stesso giorno, nel reparto di Ginecologia che aveva in carico la paziente, erano assenti sia il primario, sia la sua vice, i quali quella operazione avrebbero potuto farla, secondo quanto lascia intendere lo stesso chirurgo intervenuto d'urgenza in una relazione.

Un documento - prosegue il Corriere - che contiene la cronistoria di una mattinata drammatica, terminata con l’isterectomia, ovvero la rimozione dell’intero apparato riproduttivo, praticata dal chirurgo nel tentativo di mettere fine a una copiosa emorragia seguita al parto cesareo avvenuto poco prima.

La tragica vicenda di Viviana Delego ha commosso anche Papa Francesco 

Che con una telefonata, ha cercato di confortare Giacomo Cofano, il giovane marito dell’insegnante. «Le sue sono state parole di conforto davanti a tanta sofferenza. Ma anche di speranza pensando alle piccole due creature, nate prematuramente, e che ora si trovano ancora in ospedale», gli ha detto in chiamata il marito di Viviana.

A rendere pubblica l’inaspettata chiamata è stato Don Donato Liuzzi, molto vicino alla famiglia, e che aveva scritto al Pontefice per affidare nella preghiera la giovane mamma scomparsa e la famiglia addolorata. L’ospedale che ha preso in cura la donna e dove sono ricoverati i due gemelli è il Perrino di Brindisi. Quest’ultimo è stato omaggiato dal padre dei gemelli per l’umanità che i medici e il personale sanitario hanno avuto nei suoi confronti e di tutta la famiglia.

Viviana Delego 

Muore poi in Rianimazione cinque giorni dopo l’intervento. Non si possono ipotizzare ora altre responsabilità di qualsiasi natura nella gestione della paziente. Sarà la Procura, eventualmente, a doversi esprimere se la famiglia di Viviana decidesse di presentare un esposto. (Affariitaliani)

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