ASSEGNO UNICO. Oggi l’INPS pagherà l’assegno unico di agosto 2022 a chi vede ladata del 25 agosto 2022 sul fascicolo previdenziale del cittadino. Si tratta di famiglie che non percepiscono il reddito di cittadinanza. Analizziamo gli importi e i tempi previsti per le prossime ricariche.
L’INPS ha iniziato i pagamenti dell’assegno unico di agosto 2022 in anticipo rispetto al solito. L’istituto ha agito in questo modo per via del Ferragosto, giorno in cui gli uffici sono chiusi.

I pagamenti dell’assegno universale sono stati erogati dall’INPS in questi giorni:

  • il 10 agosto 2022;
  • l’11 agosto 2022;
  • il 12 agosto 2022;
  • il 16 agosto 2022;
  • il 17 agosto 2022;
  • il 18 agosto 2022;
  • il 19 agosto 2022;
  • il 22 agosto 2022;
  • il 23 agosto 2022.
Le date di pagamento cambiano da persona a persona e vanno controllate sul fascicolo previdenziale del cittadino: area riservata del sito dell’INPSaccessibile con SPID, CNS o CIE. L’INPS ha anche pagato degli arretrati dell’assegno universale: il 5 e l’8 agosto 2022 e ora si prepara a versare alcune mensilità dell’assegno unico su Rdc il 29 agosto 2022.
Il reddito di cittadinanza sarà pagato dal 26 agosto e l’assegno universale sull’Rdc di luglio dovrebbe essere erogato fra il 27 e il 31 agosto 2022.

Pagamenti assegno unico agosto 2022

L’INPS pagherà l’assegno unico giovedì, 25 agosto 2022, dalle ore 18.00, a quelle famiglie che vedono questa data sul fascicolo previdenziale e attendono la mensilità di agosto 2022. Fra il 27 e il 31 agosto 2022, come detto, sono previsti i pagamenti dell’assegno universale su Rdc riferiti a luglio, mentre alcuniarretrati saranno pagati il 29 agosto 2022.

Ritardi nei pagamenti dell’assegno unico

L’INPS deve pubblicare le date di pagamento dell’assegno universale su Rdc per quelle famiglie che hanno compilato il modello Rdc Com Auperché rientravano nei casi elencati dalla circolare INPS n°53 del 28 aprile 2022: in famiglia era presente un figlio maggiorenne fiscalmente a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che:
  • svolgeva formazione scolastica, professionale o di laurea; svolgeva un tirocinio o una attività lavorativa che genera un
  • reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; era in disoccupazione e cercava lavoro attraverso il Centro per
  • l’impiego; svolgeva il servizio civile universale;
  • non era inserito nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), documento da consegnare all’INPS per il riconoscimento del Rdc;
  • in famiglia c’era una madre con meno di 21 anni non indicata adeguatamente nella DSU per il riconoscimento del Rdc in qualità di dichiarante o coniuge del dichiarante;
  • c’era la necessità di indicare la responsabilità genitoriale in caso diseparazione, divorzio o in presenza di genitori naturali non conviventi (qui trovi la guida per genitori non conviventi);
  • era stato sottoscritto un provvedimento di affidamento di uno o più figli minori presenti nel nucleo in capo al dichiarante diverso dal genitore (nonno, zio, fratello, ecc.). (TheWam) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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