Nuova ordinanza, De Luca sulla ripartenza nelle scuole vuole fare a modo suo, facendo in modo che nessuno corra il rischio per la propria salute.
"Vogliamo evitare focolai nelle scuole. Noi riapriamo le scuole sulla base delle condizioni di sicurezza per gli alunni, gli operatori e le famiglie. Avevamo l'obiettivo di fare passare gennaio, per capire se c'era una ripresa dell'epidemia".
Dal primo febbraio, è deciso, si torna tutti in classe. De Luca non polemizza con il Tar e si adegua alla sentenza che prevede una doppia tappa. Spiega nella sua diretta social del venerdì: "Era l'obiettivo che volevamo raggiungere. Non ci divertiamo a tenere i bambini a casa".
Da giovedì scorso sono tornati in classe tutti gli alunni delle elementari, poi tocca ai ragazzi delle medie da lunedì 25 gennaio e dal primo febbraio si passa agli studenti di scuole superiori. A decidere lo stop potranno essere solo i sindaci tenendo conto delle situazioni nelle singole città. Ma il governatore sottolinea: "Quando c'è un alunno positivo, va in quarantena tutta la classe".
De Luca: "Non ci divertiamo a tenere i bambini a casa"
"Mi pareva opportuno richiamare tema della scuola perché ogni volta si parla di ricorsi al Tar come se qualcuno si divertisse a tenere bambini a casa come se non fossimo obbligati fare i conti con l'esigenza di evitare focolari nelle scuole. Se questo succede, gli alunni diventano principale vettore di trasmissione di contagio in famiglie e comunità'".
Intanto a Napoli medici positivi dopo il vaccino: scoppia il panico in città
Napoli, nella morsa del virus, medici positivi dopo il vaccino. Sono risultati positivi al Coronavirus sette sanitari di Napoli dopo la prima dose di vaccino. Si tratta di due medici, quattro infermieri e un operatore socio-sanitario.
Il vaccino
Nonostante le fiale di vaccino anti-covid che gli sono state inoculate, i sanitari si sono ammalati lo stesso, come è già accaduto ad altri loro colleghi nel resto d’Italia, anche perché una sola iniezione garantisce solo una copertura parziale e non immediata.
Stando a quanto riportato dal Mattino, il medico dell’Asl fu vaccinato il 27 dicembre, nel giorno del V-Day, ma non si è presentato per il richiamo alla Mostra d’Oltremare.
Napoli - Cardarelli
Così un altro medico e un’infermiera in servizio Cardarelli, vaccinati rispettivamente il 27 e il 31 dicembre e risultati poi assenti.
E poi, tre infermieri e un operatore socio-sanitario del Cotugno, anche loro colpiti dal Covid, avrebbero dovuto rifare la puntura nei prossimi giorni.
Difficile stabilire con esattezza il momento del contagio. Stando a quanto accertato, il professionista dell’Asl probabilmente aveva contratto l’infezione prima della puntura, visto che ha manifestato i sintomi subito dopo.
Ed è stato, per ora, l’unico caso tra i 224 dipendenti inseriti nel database dell’azienda sanitaria locale.
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