Bacoli chiusura Nabilah
Bacoli chiusura Nabilah

Il Nabilah, uno dei locali più noti della movida flegrea, situato in via Spiagge Romane, nella frazione di Cuma, è stato chiuso dalla Polizia Municipale di Bacoli in seguito a un blitz che ha portato alla scoperta di tredici abusi edilizi commessi dai proprietari. 

Il locale, rinomato per ospitare cerimonie e feste esclusive, è finito al centro di un’indagine che ha evidenziato numerose irregolarità strutturali e urbanistiche, suscitando l’indignazione delle autorità locali.

L’operazione è stata annunciata dal sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, con un post sui social media, in cui ha spiegato le motivazioni della chiusura e ha denunciato gli abusi compiuti nel tempo. “Non se ne poteva più! Abbiamo chiuso un locale per cerimonie. Aveva realizzato 13 abusi edilizi su suolo demaniale, in uno spazio di proprietà di tutti, ma continuava a fare eventi, arrecando disagi alla quiete pubblica e alla viabilità”, ha scritto Della Ragione, sottolineando come tali violazioni fossero da tempo oggetto di discussioni e proteste tra i cittadini.

Gli abusi edilizi e le accuse del sindaco

Secondo quanto accertato dai caschi bianchi, i tredici abusi edilizi contestati ai proprietari del Nabilah riguarderebbero la costruzione di strutture senza le necessarie autorizzazioni edilizie. Le opere illegali, che si estendono su circa 500 metri quadrati, comprenderebbero cambi di destinazioni d’uso mai approvati e ampliamenti illegali di ristoranti e bar.

Il sindaco ha parlato chiaramente di una "cultura padronale" che deve essere sradicata. “Le strutture venivano allargate a dismisura, senza rispettare le regole e trattando lo spazio pubblico come una proprietà privata. Questo modo di fare non può più essere tollerato”, ha proseguito Della Ragione, promettendo una linea dura contro chi continua a violare le norme urbanistiche e ambientali.

L’ordinanza di demolizione è già stata emessa, e il sindaco ha confermato che le opere abusive dovranno essere abbattute. “Non tollereremo chi non rispetta le regole, anche se siamo pronti ad accogliere imprenditori che vogliono investire nella nostra città, ma sempre nel rispetto della legalità”, ha concluso il primo cittadino.

La reazione dei proprietari: possibile ricorso al TAR

Nonostante la chiusura imposta dalle autorità locali, i proprietari del Nabilah non sembrano intenzionati a cedere senza combattere. Secondo quanto riportato da fonti locali, le irregolarità riscontrate dalla Polizia Municipale riguarderebbero opere risalenti al periodo 2016-2017, per le quali erano state già avviate le richieste di autorizzazioni, anche prima dell’introduzione del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive).

Inoltre, secondo le stime fornite dai legali della proprietà, gli abusi rappresenterebbero solo il 7% dell’intera struttura, sollevando dubbi sulla proporzionalità del provvedimento di chiusura. Per questo motivo, è altamente probabile che i titolari del Nabilah decidano di presentare un ricorso al TAR, nella speranza di ottenere l’annullamento dell’ordinanza di chiusura e la possibilità di continuare a operare.

Una battaglia per la legalità a Bacoli

Il caso del Nabilah si inserisce in un più ampio contesto di battaglie per il ripristino della legalità a Bacoli, dove il sindaco Della Ragione ha più volte ribadito la necessità di riportare ordine e rispetto delle norme, soprattutto in aree di grande valore paesaggistico come la costa flegrea. La chiusura del celebre locale è solo l’ultimo di una serie di interventi volti a combattere abusi edilizi e violazioni del territorio, in un territorio che soffre di una forte pressione turistica e imprenditoriale.

Il futuro del Nabilah, quindi, è ancora incerto, ma la linea dura intrapresa dalle autorità locali lascia intendere che, d’ora in avanti, sarà sempre più difficile per chiunque ignorare le regole e agire indisturbato nelle zone di Bacoli.

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