Secondo un esperto di sottomarini citato dal Daily Mail, i cinque passeggeri che hanno perso la vita a bordo del Titan avrebbero avuto consapevolezza del destino che li attendeva per almeno un lungo minuto prima dell'implosione. Questa opinione va controcorrente rispetto a chi ritiene che le vittime non abbiano nemmeno avuto il tempo di rendersi conto di ciò che stava accadendo.

L'ingegnere José Luis Martín suggerisce che un guasto elettrico avrebbe privato il Titan della propulsione, facendo precipitare il sottomarino verso il fondo del mare "come una freccia, verticalmente", con l'oblò rivolto verso il basso prima di "esplodere come un palloncino". Secondo Martín, la caduta libera sarebbe iniziata a una profondità di circa 1.700 metri, e l'implosione si sarebbe verificata intorno ai 2.500 metri a causa del rapido cambio di pressione.

Ciò implica che i turisti Hamish Harding, Shahzada Dawood e suo figlio Sulaiman Dawood, insieme al pilota della marina francese Paul-Henry Nargeolet e al CEO di OceanGate, Stockton Rush, avrebbero avuto consapevolezza della tragedia imminente per almeno un minuto, trascorrendo quel tempo al buio, accalcati l'uno contro l'altro.

L'ingegnere Martín esprime l'orrore e la paura che queste persone devono aver provato: "Deve essere stato come un film dell'orrore". Aggiunge che durante quel periodo di tempo hanno realizzato tutto, in completa oscurità. È difficile immaginare cosa abbiano vissuto in quei momenti. Dopo quei 48 secondi o un minuto, è avvenuta l'implosione, seguita da una morte istantanea.

La Guardia Costiera americana ha confermato la morte delle vittime quattro giorni dopo l'incidente, mentre in Canada è in corso un'indagine sull'implosione. Jason Neubauer, presidente del Marine Board of Investigation, ha dichiarato che c'è ancora molto da fare per comprendere i fattori che hanno portato alla catastrofica perdita del Titan e per garantire che una tragedia simile non si ripeta.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
La Festa della Pizza di Salerno: un evento gastronomico e culturale da non perdere