TARANTO. Dodici medici dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto sono indagati per la morte di un 19enne avvenuta giovedì. Secondo quanto riferito dalla famiglia nella denuncia che ha dato il via all'inchiesta, il ragazzo era stato portato in ospedale ma era stato mandato a casa con una cura farmacologica, per poi essere ricoverato d'urgenza poche ore prima del decesso. L'ipotesi formulata dal pm, che ha disposto l'autopsia, è omicidio colposo.
Da Taranto a Casamassima: un'altra giovane vita stroncata
CASAMASSIMA. Un’intera comunità in lacrime per una giovane vita volata via troppo presto. Casamassima è attonita dopo la morte del 14enne
Giosuè Mazzone deceduto ieri per cause tutte da chiarire.
O meglio: i genitori chiedono che venga fatta chiarezza su quanto avvenuto. Ufficialmente sarebbe morto per complicazioni dovute al Covid.
Il piccolo è arrivato in condizioni disperate al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari
E dopo due ore circa è deceduto. Ora sono stati richiesti riscontri diagnostici per capire cosa sia accaduto. L‘autopsia richiesta dai medici e a cui hanno acconsentito i genitori proverà a comprendere di cosa è purtroppo morto il 14enne, e se ci fossero già problemi congeniti.
Casamassima - Il dolore sui social per il piccolo Giosuè
La notizia del decesso del ragazzo ha fatto immediatamente il giro della città rimasta frastornata da quanto avvenuto. Sulla pagina Facebook “Amo Casamassima”, la più seguita dai cittadini è comparso un commovente ricordo del 14enne. Un angelo, Giosuè, un Angelo – si legge nella nota scritta dagli amministratori stessi del gruppo -.
La morte di un ragazzo di soli 14 anni lascia inebetiti, increduli. Il primo pensiero è per lui e per l’interruzione del suo progetto di vita, poi per i suoi genitori e per la sorella, per lo sforzo che dovranno fare per sopravvivere, per i parenti, e poi per tutti noi, anche se meno vicini siamo comunque partecipi, perché la morte di un giovane colpisce tutta la comunità, ognuno viene toccato nell’affetto, nel senso di impotenza, nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita.
Una vita che si spegne troppo presto toglie un po’ di futuro e di fiducia a tutti. La perdita di un figlio è l’evento più logorante che un essere umano possa sperimentare, è l’inversione dell’ordine naturale delle cose, la perdita di tanti progetti futuri, l’inutilità di tanti sforzi passati.
Giosuè non è più fra noi, ma lo sarà per sempre, troppo dolore ha procurato questa dipartita, Casamassima è silente ed attonita e lo sarà ancora per molto. Fai buon viaggio Angelo nostro». (QuotidianodiPuglia)
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