E' morto Karim Aga Khan a Lisbona: leader dei musulmani sciiti, aveva 88 anni
Il principe e leader spirituale dei musulmani ismailiti, imprenditore e filantropo tra i più ricchi al mondo, fu profondamente legato alla Sardegna
L'Aga Khan IV, leader spirituale dei musulmani ismailiti e celebre imprenditore, si è spento a Lisbona all'età di 88 anni. Il suo nome reale era Karīm al-Husaynī e per oltre sessant'anni ha guidato la comunità nizarita, contribuendo al suo sviluppo sociale ed economico. Oltre al suo ruolo religioso, è stato un importante filantropo e uomo d'affari, noto per aver trasformato la Costa Smeralda in una delle mete turistiche più prestigiose al mondo.
Chi era l'Aga Khan IV: un leader tra spiritualità e imprenditoria
Nato a Ginevra nel 1936, Karīm al-Husaynī ereditò il titolo di Aga Khan nel 1957, succedendo al nonno all'età di soli 20 anni. Il suo trisnonno ricevette il titolo dallo scià di Persia agli inizi dell'Ottocento. Gli ismailiti nizariti lo riconoscevano come il loro 49° imam, un ruolo di guida religiosa che ha interpretato con un approccio moderno e imprenditoriale.
Dopo aver studiato a Harvard e aver approfondito la storia islamica, l'Aga Khan decise di concentrare i suoi sforzi nello sviluppo economico e culturale delle comunità ismailite, favorendo investimenti in infrastrutture, sanità ed educazione nei paesi in via di sviluppo.
L'Aga Khan e la nascita della Costa Smeralda: un sogno diventato realtà
Uno dei contributi più noti dell'Aga Khan IV è legato alla Costa Smeralda in Sardegna. Affascinato dalle sue bellezze naturali, decise di acquistare vasti terreni negli anni '60 per trasformare l'area in una destinazione esclusiva.
Grazie ai suoi investimenti, nacquero Porto Cervo, uno dei porti turistici più rinomati d'Europa, e lo Yacht Club Costa Smeralda. L'Aga Khan curò personalmente l'estetica e l'architettura della zona, coinvolgendo i migliori progettisti e urbanisti. Inoltre, fondò Alisarda, la compagnia aerea che in seguito diventò Meridiana e infine Air Italy.
Imprenditoria e filantropia: l'eredità dell'Aga Khan IV
L'Aga Khan Development Network (AKDN), la rete di sviluppo da lui fondata, ha giocato un ruolo cruciale nella sua missione. L'organizzazione gestisce oltre 200 istituzioni che operano in diversi settori, dall'istruzione alla sanità, dall'agricoltura all'edilizia.
Ha promosso progetti in paesi come il Kenya, la Tanzania e il Tajikistan, contribuendo alla crescita economica e sociale delle comunità locali. Attraverso il suo fondo d'investimenti, ha costruito università, ospedali e centri culturali in tutto il mondo, guadagnandosi il rispetto della comunità internazionale.
Una vita tra lusso, politica e riconoscimenti internazionali
Oltre alla sua influenza nel mondo islamico e negli affari, l'Aga Khan è stato noto per la sua vita mondana. Possedeva un'isola privata alle Bahamas, due jet, uno yacht di lusso e vasti possedimenti in tutto il mondo. Era anche un grande appassionato di cavalli da corsa, diventando uno degli allevatori più celebri di Francia.
Negli anni ha ricevuto numerose onorificenze, tra cui il titolo di Sua Altezza conferito dalla regina Elisabetta II nel 1957 e quello di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 1977.
L'eredità di un leader che ha segnato la storia
La morte dell'Aga Khan IV segna la fine di un'epoca per la comunità ismailita e per il mondo degli affari. Il suo successore non è ancora stato annunciato, ma il suo lascito continuerà a influenzare la spiritualità, l'imprenditoria e lo sviluppo internazionale.
Grazie alla sua visione e al suo impegno, ha lasciato un'impronta indelebile, trasformando realtà locali e globali e ponendo le basi per un futuro di crescita e innovazione.