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Claudia Chessa

L’incubo di Claudia Chessa, la ragazza sarda di 18 anni precipitata dal balcone di un hotel a Malta, ha scosso l’opinione pubblica, riportando ancora una volta al centro del dibattito il tema della violenza sulle donne. Il suo fidanzato, Alessio Lupo, 27 anni, ha ammesso in tribunale di averla ferita durante un violento litigio. La ragazza, ora ricoverata in gravi condizioni, ha raccontato al padre la sua verità: non si è gettata volontariamente, ma è stata costretta a farlo per salvarsi dall’aggressione.

Il processo e la confessione

Alessio Lupo è stato arrestato subito dopo l’incidente, avvenuto nelle prime ore di giovedì scorso. Venerdì, di fronte al giudice Jean Paul Grech del Tribunale della Valletta, ha ammesso la sua colpevolezza per “lesioni personali lievi” e per il possesso di droga, dato che nella stanza dell’hotel è stata trovata una bustina di cocaina. Per la droga ha ricevuto una multa di 250 euro, mentre per le violenze ha ottenuto una scarcerazione condizionale di due anni, che gli ha permesso di tornare in Italia con il divieto di avvicinarsi a Claudia per tre anni.

La fuga disperata e il ricovero in ospedale

Claudia ha riportato serie lesioni alla schiena nella caduta, ma è sopravvissuta grazie a un tendone di un negozio che ha attutito l’impatto. Dopo essere stata soccorsa dal personale dell’albergo, è stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove ha già subito un primo intervento chirurgico e ne attende un secondo.

A raccontare i dettagli dell’accaduto è stato il padre della ragazza, Silvano Chessa. “Mia figlia non si è lanciata volontariamente. È stata picchiata brutalmente e ha cercato di scappare in ogni modo possibile”, ha dichiarato. Secondo il suo racconto, Claudia sarebbe stata percossa, presa a pugni, morsa e strattonata, tanto da perdere ciocche di capelli. Il padre ha anche riferito che l’aggressione potrebbe essere stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza dell’hotel.

L’antefatto e il sospetto della violenza pregressa

La sera prima della tragedia, Claudia e Alessio erano usciti insieme in un locale vicino all’hotel. Qui il ragazzo avrebbe fatto uso di droga, dando il via a una lite accesa. La giovane avrebbe insistito per tornare in albergo, ma il fidanzato avrebbe reagito in modo aggressivo, portando la discussione a degenerare una volta rientrati in camera.

Secondo il padre di Claudia, non era la prima volta che il ragazzo manifestava atteggiamenti violenti. Pochi giorni prima, la ragazza aveva chiamato la madre per raccontarle di uno schiaffo ricevuto da Alessio, seguito da immediate scuse. Un episodio che aveva già messo in allarme i genitori della giovane.

Un dramma che poteva essere evitato?

Il caso di Claudia Chessa riaccende il dibattito sulla violenza di genere e sulle difficoltà che molte donne incontrano nel denunciare situazioni di abuso. La famiglia spera che la giustizia faccia il suo corso e che l’attenzione mediatica su questa vicenda possa sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema ancora troppo diffuso.

Nel frattempo, Claudia continua la sua battaglia per la ripresa fisica, mentre il padre e la sorella le restano accanto, decisi a far emergere tutta la verità su quella notte di terrore a Malta.

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