Dramma a Marsala, mamma uccisa a botte: fermato il figlio

Nuovi dettagli emergono sulla tragica morte di Anna Peralta, la donna deceduta dopo un ricovero all’ospedale Paolo Borsellino. Inizialmente si era ipotizzato che fosse precipitata dal balcone della sua abitazione in via Guglielmo Oberdan, alla periferia della città, ma le indagini hanno rivelato un’altra terribile verità: sarebbe stata picchiata violentemente dal figlio, Girolamo Peraino, 51 anni, ora accusato di omicidio preterintenzionale.
La scoperta dei medici: emorragia interna e percosse
Anna Peralta è stata trasportata d'urgenza in ospedale dopo aver ingerito alcuni farmaci, facendo pensare a un tentativo di suicidio. Tuttavia, gli accertamenti medici hanno portato alla luce un quadro ben più inquietante: la donna presentava gravi lesioni alla milza e un’emorragia interna, segni evidenti di percosse subite nei giorni precedenti al ricovero.
Secondo le prime indiscrezioni, il figlio avrebbe avuto frequenti tensioni con la madre, spesso legate a problemi economici derivanti dalla sua tossicodipendenza. Durante una lite, l’uomo l’avrebbe aggredita, provocandole ferite che si sono rivelate fatali.
Le indagini e il fermo del figlio
L’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Marsala e coordinata dal procuratore Fernando Asaro, ha ribaltato la prima ipotesi di decesso accidentale. Dopo tre giorni di ricovero, la donna è spirata, e gli investigatori hanno ricostruito che la vera causa del decesso non era la caduta dal balcone, ma le percosse inflitte dal figlio.
Girolamo Peraino è stato fermato e posto in stato di fermo, sebbene non abbia ancora rilasciato dichiarazioni. La Procura contesta all’uomo l’accusa di omicidio preterintenzionale e nelle prossime ore il giudice per le indagini preliminari dovrà pronunciarsi sulla convalida del fermo.
Il giallo iniziale della caduta dal balcone
In un primo momento, la versione che circolava era completamente diversa. Si riteneva che Anna Peralta fosse caduta dal balcone, e si sospettava che fosse stata spinta dal figlio nel corso di una lite. Tuttavia, le lesioni riscontrate dai medici hanno portato a una nuova ricostruzione dei fatti, cambiando radicalmente l’ipotesi investigativa.
Resta da chiarire il motivo per cui, inizialmente, fosse emersa la teoria della caduta. Gli inquirenti stanno cercando di comprendere se si sia trattato di un tentativo di depistaggio o di un errore nelle prime fasi investigative.
Un dramma familiare che sconvolge Marsala
L’omicidio di Anna Peralta ha scosso profondamente la comunità di Marsala. Il caso solleva interrogativi sulla violenza domestica e sulle difficoltà delle famiglie che convivono con situazioni di tossicodipendenza e disagio sociale.
Mentre si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, resta il dolore per una vita spezzata nel peggiore dei modi, e la speranza che la giustizia possa fare piena luce su questa drammatica vicenda.