Ludoteche Campania - La presidente del Comitato Ripartenza Parchi Gioco e Ludoteche d'Italia invia una lettera al presidente della Campania: "La situazione è veramente insostenibile; da un anno subiamo chiusure e tante limitazioni che gravano sul nostro fatturato".
Ristori congrui per coprire parzialmente le spese, azzeramento delle tasse comunali e regionali per tutto il 2021.
E inoltre la possibilità di rientrare nelle categorie cui sono destinati eventuali fondi messi a disposizione dalla Regione.
E' quanto chiede Silvia Mainardi, presidente del Comitato Ripartenza Parchi Gioco e Ludoteche d'Italia, in una missiva inviata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Le parole di Silvia Mainardi, presidente del comitato Gioco e Ludoteche d'Italia
“Le severe misure restrittive adottate a livello nazionale sin da inizio pandemia, hanno causato danni ai parchi e alle ludoteche di tutta Italia, provocando la cessazione delle nostre attività.
Tale situazione si è maggiormente aggravata in Campania a causa delle ordinanze, con le quali ci è stato impedito di poter lavorare" sottolinea Silvia Mainardi.
"Il nostro settore comprende il comparto di intrattenimento e di divertimento specifico per l’infanzia e, in ogni sua forma giuridica.
Esso svolge attività di ludoteca, baby parking, doposcuola e altri servizi di carattere ricreativo destinati ai bambini della fascia 3/14 anni esistenti sul territorio.
Il divieto di realizzare feste di compleanno per bambini e le varie limitazioni nello svolgimento dei nostri servizi, avevano già causato un cospicuo calo del fatturato.
Costringendo così diverse attività alla chiusura definitiva con conseguenze gravissime per i titolari, i dipendenti e le loro famiglie.
In seguito all’ulteriore ordinanza della regione Campania, che decreta la sospensione delle attività delle ludoteche, la nostra posizione si è ulteriormente aggravata, portando l’intero settore in ginocchio.
La situazione a distanza di un anno è veramente insostenibile;
da un anno subiamo chiusure e tante limitazioni che gravano sul nostro fatturato senza ricevere ristori adeguati a fronteggiare i costi che continuiamo a sostenere".
Questo con enormi disagi soprattutto i bambini, che alla ripartenza non ritroveranno più le attività di chi si dedica a loro”, conclude Silvia Mainardi.
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