L'autopsia svolta sul corpo di Michelle Maria Causo, la minorenne uccisa il 28 giugno in un appartamento di Primavalle, ha rivelato ferite da arma da taglio al collo, all'addome e alla schiena. L'esame autoptico è stato condotto presso l'istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli. I risultati confermano le lesioni riportate dalla vittima subito dopo l'omicidio: Michelle è stata colpita da almeno 6 coltellate inferte con un coltello da cucina. Sono stati effettuati prelievi per gli esami tossicologici.

Il nonno di Michelle, Elio, ricorda le ultime parole che la ragazza gli ha rivolto prima di uscire di casa: "Nonno torno alle 12 e cucino per te, non preoccuparti". Con le lacrime agli occhi e la voce rotta, il nonno esprime il desiderio che la giustizia faccia il suo dovere.

Ha perso sua moglie sette mesi fa a causa di un tumore e ora si ritrova con un'altra ferita immensa: la perdita di sua nipote. Parlando dell'assassino, Elio afferma che si era introdotto nel giro delle amicizie di Michelle, ma lei aveva il suo "ragazzetto". Concludendo, visibilmente stanco, afferma che Michelle era un angelo e ora è con sua nonna.

Domani l'interrogatorio del 17enne che ha ucciso Michelle Causo

L'interrogatorio di convalida per il 17enne accusato dell'omicidio di Michelle Maria Causo è fissato per domani mattina davanti al giudice per i minorenni della Capitale. Secondo l'accusa, il ragazzo avrebbe ucciso la coetanea dopo una lite, infliggendole almeno 6 coltellate.

A seguito dell'omicidio di Michelle, il quartiere di Primavalle si mobilita. Circola sui social un appello per una fiaccolata che dovrebbe tenersi lunedì 3 luglio alle 19:00 davanti all'istituto Gassman. Tuttavia, l'autorizzazione per l'evento deve ancora essere concessa.

Michelle Causo col suo fidanzato Flavio

Il vescovo ausiliare della diocesi di Roma, mons. Baldo Reina, si pronuncia sull'omicidio definendolo un "scatenamento di una folle violenza e sfrenata distruttività". Sottolinea la crisi valoriale e culturale che le giovani generazioni ereditano dagli adulti e auspica un rilancio delle agenzie educative per contrastare tale deriva.

Reina afferma che quando si arriva a uccidere, si evidenzia l'incapacità di comprendere il valore della vita, e invita tutti a prendere posizione per affermare la forza dell'amore. Esprime le condoglianze della diocesi alla famiglia di Michelle per l'immenso dolore che stanno vivendo.

Le indagini continuano sul movente dell'omicidio. Il padre di Michelle si chiede se il ragazzo abbia commesso l'omicidio perché respinto da lei. La madre, invece, afferma che il ragazzo l'ha "massacrata" e chiede giustizia.

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