Conte proroga lo stato di emergenza: "Rischio ritorno alle zone rosse"
Cosa comporta la proroga dello stato di emergenza? Il premier Conte ha fatto sapere che lo stato di emergenza dovuto alla pandemia potrebbe durare fino al 31 dicembre 2020.
Una scelta che il premier ritiene necessaria vista la presenza di nuovi focolai che segnalano che l'epidemia non è finita e che potrebbe esserci anche un potenziale aumento dei casi.
Cosa significa però allo stato pratico lo stato di emergenza? Si potranno velocizzare, come è successo fino ad oggi, alcuni iter sanitari l'approvvigionamento dei prodotti necessari a contrastare la pandemia, la disposizione di misure adeguate a contrastare il contagio.
Ovviamente non significa che tutte le misure in vigore fino ad ora saranno confermate fino a fine anno, ma in questo modo il governo avrà il potere di stabilire nuove zone rosse, qualora ce ne dovesse essere bisogno.
Inoltre potrà acquistare dispositivi sanitari necessari a gestire la pandemia, di far riaprire le scuole in sicurezza, di stabilire sanificazioni e distanze. Verranno snellite anche le procedure per gli appalti per poter gestire al meglio l'emergenza.
La proroga consentirà anche, nel caso in cui bisognerà fronteggiare una seconda ondata, di gestire posti letto fuori dagli ospedali con alberghi sanitari o caserme, ad esempio.
Inoltre il governo avrà il potere di indire blocchi di voli qualora dovesse essere necessario. Si potrà protrarre anche lo smart working sia tra i dipendenti pubblici che tra i privati.
Sulla proroga dello Stato di emergenza «martedì ci sarà, in Parlamento, un voto su questo». Lo ha detto il presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Fonte: Leggo
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