Nella prima foto il dittatore taglia il grande nastro rosso dello stabilimento industriale. Nelle altre sorride compiaciuto in mezzo ai funzionari di regime, mentre ispeziona la struttura. Kim Jong-un è riapparso. Sabato mattina la prima pagina del quotidiano di regime Rodong Sinmun ha raccontato che il dittatore, di cui non c'erano tracce da venti giorni, ha presenziato alla cerimonia di inaugurazione di una fabbrica di fertilizzanti nella città di Sunchon, 50 chilometri a Nord della capitale Pyongyang. L'ispezione, documentata da una serie di fotografie, è avvenuta venerdì, in occasione della festa del Primo Maggio. E sebbene non sia possibile verificare in maniera indipendente la versione dei media di regime, i documenti sull'uscita pubblica del dittatore smentiscono le voci circolate negli ultimi giorni secondo cui Kim sarebbe stato in gravi condizioni, o addirittura morto, dopo un intervento chirurgico andato male. La sua ultima apparizione risaliva all'11 aprile, giorno in cui aveva presieduto una riunione del Politburo del Partito dei lavoratori. Poi più nulla. L'inedita assenza alle celebrazioni per il Giorno del sole, il 15 aprile, una delle grandi feste nazionali nordcoreane, aveva acceso le speculazioni, poi infiammate dalle indiscrezioni sull'operazione non riuscita, arrivate anche all'intelligence americana. Ieri era stato Ji Seong-ho, disertore nordcoreano appena eletto al Parlamento di Seul, a dire di essere "al 99 per cento sicuro" che il dittatore "è morto lo scorso weekend". Nel frattempo però tra gli analisti circolava anche una seconda ipotesi, sostenuta da immagini satellitari e da funzionari del governo sudcoreano, cioè che Kim si fosse isolato nel resort balneare di Wonsan per mettersi al sicuro dal coronavirus. Fonte: Repubblica Leggi anche «Kim Jong-un clinicamente morto», il sinologo Sisci: annuncio decesso una volta conclusa la lotta di successione. Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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