Virus, terza ondata da incubo. Gennaio e febbraio saranno mesi terribili. E ci sarà, quasi inevitabilmente, una terza ondata di contagi che metterà a dura prova il sistema sanitario.
Virus - A dirlo il consulente del Ministro della Salute, Walter Ricciardi.
Ricciardi è intervenuto nel corso del quinto “Orphan Drug Day”, dedicato all’impatto della pandemia sui malati rari e promosso dall’Osservatorio malattie rare (Omar).
“Noi ci troviamo oggi a fronteggiare un’epidemia, si parla di terza ondata ma siamo ancora nel pieno della seconda ondata del Covid, e dicembre e gennaio saranno due mesi terribili“, ha dichiarato.
I motivi, spiega il direttore scientifico degli Istituti clinici scientifici Maugeri, sono due: “Un problema di accesso ai servizi, e il problema della differenza tra regioni”.
Per scongiurare i rischi legati alla terza ondata, il docente universitario ha aggiunto che è importante “continuare con il rispetto delle regole” perché se si allentano troppo misure e comportamenti “non solo non si inverte il trend” ma “il rischio è quello di trovarci di fronte a mesi difficilissimi, in cui Covid e influenza correranno insieme”.
Virus - E ancora aggiunge
Parlando all’AdnKronos, il consigliere del ministero ha ribadito: “Non bisogna allentare troppo presto, o dare l’impressione che la zona gialla sia ‘liberi tutti’. Altrimenti – ha sottolineato – c’è il rischio di un ulteriore aggravamento dell’ondata epidemica”.
Nuovo Dpcm, le Regioni non ci stanno: a Natale consentire spostamenti tra comuni
Regioni e governo ancora in discussione per la chiusura totale degli spostamenti tra Comuni nei giorni di Natale e Santo Stefano (25 e 26 dicembre) e Capodanno (1 gennaio 2021).
Le Regioni chiedono misure meno restrittive di quelle contenute nell’ultimo dpcm e che per le feste natalizie si vietino gli spostamenti tra province e si consentano quelli tra comuni.
A farsi portavoce della possibilità di consentire la mobilità tra comuni è stato il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, con una missiva al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Per Cirio “l’88% dei Comuni ha meno di 5.000 abitanti, 571 meno di 1.000” e di conseguenza “chi vive nei piccoli Comuni non riesce a comprendere perché sia impossibile spostarsi di pochi chilometri per raggiungere i propri cari per celebrare il Natale in famiglia”. Un ragionamento che, in qualche modo, interessa gran parte della Regione Campania, soprattutto per ciò che concerne le zone interne.
Ad ogni modo, almeno per ora, il governo non dovrebbe fare marcia indietro. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, insieme ai ministri Boccia e Franceschini, si è già detto contrario a questa ipotesi. Non è escluso, però, che la proposta possa diventare occasione di dibattito parlamentare. A quel punto non sarebbe improbabile una revisione delle misure restrittive.
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