Dpcm Natale, Conte dà l'ok agli spostamenti, ma Boccia scalpita: "Non è il momento di abbassare la guardia”. Prevale la linea dura nelle parole di Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali, che, intervistato da SkyTg24, ha precisato il suo pensiero, e quello del Governo, sui temi caldi di questi giorni.
Spostamento tra Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno, ma anche la tensione nella maggioranza e il piano vaccini. "Il giallo – di cui si sono colorate la maggior parte delle Regioni – è il risultato di sacrifici comuni che abbiamo fatto in questo mese e mezzo, ma il giallo è un colore che chiede attenzione, perché siamo ancora nella fase più critica".
Essere "tutti in giallo non dev’essere preso come un rompete le righe – ha spiegato Boccia – abbiamo ripreso il controllo della curva, ma guardiamo il numero dei morti, è troppo alto, dietro oltre 60mila vittime ci sono storie familiari e sofferenze, quei numeri possono aumentare se non siamo rigorosi".
L'appello del ministro è chiaro: "Rispettiamo le regole, aiutiamo il paese tutti insieme e uscire finalmente da questa condizione".
Il ministro
Ha chiarito il punto di vista del Governo sulla possibilità di aprire allo spostamento tra Comuni durante i giorni di festa. "È da un mese e mezzo che nelle Regioni rosse ci sono le stesse regole ipotizzate per Natale – ha sottolineato Boccia. Mai ricevuta una sola lamentela, perché le regole consentono il passaggio nei Comuni limitrofi e consentono agli anziani di non rimanere soli, a chi ha bisogno di avere un sostegno".
Se però "è necessario chiarire che nei piccoli Comuni confinanti si può autorizzare il passaggio non abbiamo nulla in contrario, se invece dobbiamo far prevalere le regole della festa e dell’incontro allora non va bene".
"Il Parlamento è sempre sovrano, può decidere, ma chi dovesse votare a favore di una norma che allenti i vincoli dovrà risponderne agli italiani – ha continuato Boccia – Noi vogliamo essere rigorosi".
Se invece "qualcuno strumentalmente, chi ci dava dei dittatori a luglio, vuole rimuovere i vincoli su tutti i Comuni italiani siamo contrari, se vogliono un chiarimento sui piccoli comuni il chiarimento arriverà, se serve una norma arriverà".
Ma il ministro avverte:
"Chi vorrà allentare tutto ci metterà la faccia con le famiglie italiane che soffrono". Attenzione anche a chi provoca le tensioni nel Governo:
"Chi minaccia la crisi è scollegato completamente dalla vita reale del Paese. Io non trovo il tempo di discutere di cose surreali, se qualcuno in maggioranza ritiene che queste siano priorità se ne assuma la responsabilità".
Se la maggioranza non regge, per Boccia, "bisogna chiedere agli italiani di esprimersi sulle responsabilità dei politici". Ovvero tornare alle urne.
Sul piano vaccini, il ministro ha spiegato: "Oggi pomeriggio abbiamo convocato con Speranza e Arcuri una riunione operativa con tutte le Regioni, perché serve stabilire il numero dei primi soggetti da vaccinare".
Ogni Regione "ha un compito che sta svolgendo e che dobbiamo completare in tempi rapidissimi, il ministro della Salute intende accelerare".
Si può parlare "con certezza di gennaio" e anche "di tempi più rapidi di quelli inizialmente previsti", ha continuato Boccia. "La leale collaborazione tra Regioni e Stato consentirà ad Arcuri di distribuire velocemente il vaccino".
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