Esplosione in un capannone a Bologna: sale il bilancio delle vittime
Continuano le ricerche sotto le macerie, due le vittime e quattro feriti gravi
Mercoledì 23 ottobre 2024, intorno alle 17:20, un'esplosione ha sconvolto il capannone della Toyota Material Handling, situato nella zona industriale di Borgo Panigale, alla periferia di Bologna. La deflagrazione, probabilmente causata dal malfunzionamento di un compressore, ha provocato il crollo di una parte della struttura, causando la morte di due operai e il ferimento di altri lavoratori.
L'incidente ha scosso l’intera comunità locale e le famiglie dei dipendenti dell’azienda, che produce carrelli elevatori e impiega circa 850 persone. Le indagini sono in corso per stabilire con precisione le dinamiche dell’accaduto e verificare eventuali responsabilità.
Bilancio tragico: due morti e numerosi feriti
Le vittime dell'esplosione sono due operai: uno è deceduto sul colpo, mentre l’altro è morto poco dopo essere stato trasportato d'urgenza all'ospedale Maggiore di Bologna. Tra i feriti, uno versa in condizioni critiche, mentre altri dieci lavoratori, che hanno riportato ferite meno gravi, sono stati soccorsi e distribuiti tra vari ospedali della provincia. Nonostante la gravità dell'incidente, le condizioni della maggior parte dei feriti non destano preoccupazione.
Immediatamente dopo l’esplosione, sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, polizia e personale sanitario. La priorità è stata quella di accertarsi che non vi fossero altri operai intrappolati sotto le macerie. Anche se le prime indagini sembrano escludere questa possibilità, le ricerche continuano con l’obiettivo di garantire la sicurezza dell’area e scongiurare eventuali ulteriori pericoli.
Ricerche sotto le macerie e soccorsi immediati
L’esplosione è stata avvertita distintamente in gran parte della città, provocando grande apprensione tra gli operai e i residenti della zona. Subito dopo il crollo, numerosi dipendenti e familiari si sono radunati fuori dai cancelli dell'azienda, in attesa di aggiornamenti sulla sorte dei propri cari. Tra loro, la tensione era palpabile, alimentata dall’incertezza e dal timore di ulteriori vittime.
Le operazioni di soccorso sono state rapide ed efficaci, con l’intervento coordinato delle forze dell'ordine e del personale medico, che hanno stabilizzato i feriti e li hanno trasportati nelle strutture ospedaliere. Nel frattempo, l'Azienda Sanitaria Locale (ASL) ha inviato uno psicologo per offrire supporto ai familiari delle vittime e agli operai scampati all'incidente.
Le parole del sindaco: "Ennesima strage sul lavoro"
Sul luogo della tragedia è giunto anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ha espresso cordoglio per le vittime e solidarietà alle loro famiglie. Il primo cittadino ha sottolineato come questo incidente rappresenti "l’ennesima strage sul lavoro", evidenziando la necessità di rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro per prevenire ulteriori tragedie.
Le indagini proseguono sotto la guida degli inquirenti, con l'obiettivo di fare chiarezza sulle cause esatte dell’esplosione. Sarà cruciale stabilire se ci siano stati guasti tecnici o se siano state violate norme di sicurezza.
Altri incidenti sul lavoro: la tragedia di Galatina
La giornata del 23 ottobre è stata purtroppo segnata da un'altra tragedia sul lavoro. A Galatina, in provincia di Lecce, un operaio ha perso la vita in un incidente altrettanto drammatico. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è stato schiacciato da un camion in manovra mentre si preparava a montare un’impalcatura per lavori di ristrutturazione. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, per l’operaio non c'è stato nulla da fare.
Questi episodi evidenziano quanto sia urgente migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro in Italia, dove ogni anno centinaia di lavoratori perdono la vita in incidenti evitabili. Il dibattito sulla sicurezza e la prevenzione rimane centrale, con l'obiettivo di garantire ambienti di lavoro sicuri per tutti.