neve sulle auto

Il mese di novembre ha visto un brusco calo delle temperature, con gelate e i primi fiocchi di neve che hanno imbiancato le Alpi e le zone più alte degli Appennini. Secondo gli esperti, il responsabile di questo abbassamento termico è un nucleo di aria polare proveniente dalla Svezia che, con la sua discesa, ha fatto rientrare le temperature nelle medie stagionali. Tuttavia, il rapido cambio da temperature miti e anomale a quelle più rigide ha sorpreso alcune regioni, che hanno dovuto fare i conti con questo improvviso abbassamento termico.

Venti forti e mareggiate in arrivo

Le novità climatiche continueranno ad arrivare nelle prossime settimane. A partire da martedì 19 novembre, i venti provenienti da ovest inizieranno a rinforzare, portando piogge intense soprattutto sulle regioni tirreniche, dalla Toscana fino alla Calabria. Il picco del maltempo è previsto per mercoledì 20 novembre, quando i venti burrascosi arriveranno con una tempesta che interesserà gran parte del Paese, specialmente la Sardegna, le coste liguri e tirreniche. I mari saranno agitati, con possibili mareggiate violente.

Allarme gelate: danni alle colture

Oltre al freddo polare, arriva anche l’allarme per le colture agricole. Secondo Coldiretti, le gelate potrebbero causare danni significativi alle produzioni di frutta e verdura, che sono state "ingannate" dalle temperature insolitamente alte di ottobre. Le piante da frutto non hanno avuto il tempo di adattarsi al freddo, mentre altre coltivazioni come insalate, lattughe, broccoli e spinaci potrebbero soffrire a causa del brusco abbassamento delle temperature.

L'influenza e il Norovirus: allarmi sanitari in aumento

Con l'arrivo del freddo, cresce anche il numero di casi di influenza. Nel periodo tra il 4 e il 10 novembre, sono stati registrati ben 373.000 casi di sindromi simil-influenzali, con un totale di circa un milione e mezzo di italiani costretti a letto. La sorveglianza epidemiologica dell'Istituto Superiore di Sanità segnala un aumento dei casi di influenza, che prosegue anche in questo mese.

Inoltre, un nuovo allarme sanitario arriva dal Regno Unito, dove è stata segnalata una diffusione elevata di un ceppo di Norovirus, il genotipo GII.17, noto per provocare gastroenteriti. Questo ceppo sta causando oltre il 70% delle infezioni registrate nel Regno Unito, con sintomi comuni come nausea, vomito, diarrea e crampi addominali. Sebbene i sintomi possano essere fastidiosi, la malattia tende a non avere conseguenze gravi, e la maggior parte delle persone guarisce in pochi giorni senza complicazioni.

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