OMICIDIO SANT'ANTIMO NAPPI. “In una Sant’Antimo ferita a morte per l’assassinio di Giulia Tramontano e del figlio che portava in grembo, assistiamo a una nuova tragedia innescata da insensata, cieca e barbara violenza”.

Omicidio Sant'Antimo Nappi:

“I fattori di una deriva che oggi ci fa piangere altre due vittime, i giovani Maria Brigida e Luigi - che sarebbero stati uccisi dal loro suocero -, sono molteplici ma vanno ricercati anche nel senso di impunità e della ‘incertezza’ della pena da scontare, che sempre più spesso pervade chi commette questi orrendi delitti. Oggi è un giorno ancora triste, la strada da percorrere è ancora lunga, ma ci conforta che dal Governo arrivino risposte concrete per contrastare il femminicidio, la violenza domestica e i reati che si consumano nell'ambito familiare. Nessuno sconto per l’assassino dei due ragazzi. Ai loro familiari la nostra vicinanza. Maria Brigida e Luigi riposino in pace”.

Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

Napoli, Nappi: “Non si ferma roulette abbattimenti, quanta ipocrisia da parte della sinistra”

NAPPI ABBATTIMENTI ABITAZIONI. “Non si ferma la roulette degli abbattimenti per abitazioni che presentano abusi di necessità. L’ultimo atto si sta scrivendo a Secondigliano, dove otto famiglie con diversi minori, sono costrette a lasciare le case dopo averle abitate per 30 anni. È questo il risultato della inconcepibile linea favorita dall’ipocrisia delle anime belle della sinistra che evocano i mostri urbanistici e nei fatti consentono il  massacro (anche mediatico) di povera gente, trattata alla stregua di pericolosi criminali”.

Nappi, abbattimenti abitazioni - E ancora aggiunge:

Torno a ribadire che, in particolare qui in Campania, urge immediatamente l’apertura di un tavolo con tutte le forze politiche, che affronti con serietà e senza ipocrisie la questione nella sua complessità. Un tavolo che serva per chiarire, una volta per tutte, che esistono vicende profondamente differenti che non possono essere trattate allo stesso modo.

Non si possono mettere sullo stesso piano palazzinari senza scrupoli, costruzioni realizzate in aree a rischio idrogeologico o tutelate da vincoli paesaggistici, e padri di famiglia che, a costo di sacrifici e tanto denaro speso (pure per avviare iter di condono), hanno messo un tetto sulla testa dei loro figli e adesso, a distanza di decine di anni, si ritrovano per strada insieme ai propri familiari. Soprattutto la classe politica campana ha il dovere di chiarire al resto del Paese e al Parlamento come stanno davvero le cose e chiedere concordemente una soluzione. Chi non ci sta, non è d’accordo o non è interessato, lo dica chiaramente”. 

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