CASSINO. Aveva rimosso un calcolo ed è morta dopo tre mesi per shock settico. La sacca di drenaggio si è infettata e non è stata cambiata. Per questo Antonietta è morta a 67 anni. La procura di Cassino ha chiesto il rinvio a giudizio di tre medici della clinica "Sant'Anna" accusati di omicidio colposo.

Dopo l'operazione avvenuta il 17 settembre tutto sembrava essere andato per il meglio. Anche delle visite post operatorie. Il percorso di guarigione si interrompe a novembre quando la 67enne inizia ad avere la febbre alta.

Antonietta ha sviluppato un'infezione delle vie urinarie, ma viene scoperto troppo tardi e il 9 dicembre del 2020, a tre mesi dall'intervento, muore a causa di uno shock settico. Un decesso sul quale i figli della vittima, fin da subito, hanno voluto vederci chiaro.

I medici che hanno gestito il caso sono stati iscritti nella lista degli indagati con l'accusa di omicidio colposo. Gli specialisti, infatti, avrebbero causato la morte di Antonietta per imperizia e negligenza.

La scelta rivelatasi fatale per Antonietta, si è scoperto, sarebbe stata quella di non cambiare nè rimuovere il drenaggio percutaneo, rimasto fino all'11 novembre del 2020.

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