Famiglia sterminata a San Felice a Ema: come sono morti Margarida, Matteo e il figlio Elio
La sorellina nella camera iperbarica, è ancora in pericolo di vita
Una tragedia senza precedenti ha colpito ieri, 19 dicembre, San Felice a Ema, un piccolo centro vicino Firenze. Matteo Racheli, la sua compagna Margarida Alcione e il figlio dell’uomo, Elio, un bambino di soli 11 anni, sono stati trovati senza vita nella loro abitazione. La causa della morte è stata attribuita alle esalazioni di monossido di carbonio.
L’unica superstite è la figlia più piccola, una bambina di 6 anni, che è stata trovata accanto ai corpi del padre e del fratello. Attualmente, la piccola è ricoverata in condizioni gravissime e sta lottando tra la vita e la morte in terapia intensiva.
Famiglia sterminata dal monossido: la dinamica della tragedia
Le vittime sono state trovate in posizioni diverse all’interno dell’abitazione. Matteo e i due bambini, Elio e la sorellina di 6 anni, si trovavano sul divano del soggiorno, probabilmente inconsapevoli del pericolo. Margarida Alcione, invece, era stata trovata a distanza, forse nel tentativo di muoversi per cercare aiuto.
L’allarme è stato dato dall’ex moglie di Matteo Racheli, che si è insospettita non riuscendo a mettersi in contatto con la famiglia. Sul posto sono intervenute le autorità e i sanitari, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso delle tre vittime.
Le condizioni della bambina: lotta per la vita in camera iperbarica
La bambina di 6 anni, unica sopravvissuta, è stata sottoposta durante la notte a terapia iperbarica presso l’ospedale Careggi di Firenze. Questo trattamento, utilizzato per contrastare l’avvelenamento da monossido di carbonio, ha permesso di stabilizzare le sue condizioni, che però restano critiche.
Attualmente, la piccola si trova in terapia intensiva e le sue possibilità di recupero sono incerte. I medici stanno monitorando costantemente la situazione, cercando di salvare la sua giovane vita.
Un cane salvo, un gatto sopravvissuto: la scena dell’incidente
Nella casa, oltre alle vittime, si trovavano anche un cane e un gatto. Il cane, che era all’esterno, è rimasto illeso. Il gatto, all’interno dell’abitazione, è sopravvissuto miracolosamente alle esalazioni di monossido, un dettaglio che ha ulteriormente colpito chi si è trovato davanti a questa tragedia.
Monossido di carbonio: un pericolo silenzioso
Il monossido di carbonio è un gas inodore e insapore che può risultare letale se inalato in grandi quantità. Si tratta di un killer silenzioso, spesso prodotto da impianti di riscaldamento malfunzionanti o stufe non adeguatamente ventilate. In questa tragedia, le autorità stanno verificando le condizioni dell’impianto di riscaldamento per determinare l’origine delle esalazioni.
Un dramma che scuote l’intera comunità
La morte di Matteo Racheli, Margarida Alcione e del piccolo Elio ha lasciato un vuoto enorme nella comunità di San Felice a Ema. La sopravvivenza della bambina di 6 anni rappresenta un filo di speranza in una tragedia che ha spezzato tre vite e distrutto una famiglia.
Questo dramma deve essere un monito per tutti sull’importanza della manutenzione degli impianti domestici e sull’adozione di misure preventive, come l’installazione di rilevatori di monossido di carbonio, per evitare che simili incidenti si ripetano.