ELEZIONI 2022. Il leader della Lega lancia il 'modello Macron' contro il caro bollette e chiede di dare "pieno mandato a Draghi". Calenda: "Finalmente ci è arrivato". Allo studio del governo nuove misure a tutela di famiglie e imprese: atteso in settimana un Consiglio dei ministri. Ma fonti di Palazzo Chigi avvertono: "Tempi prematuri per interventi immediati, si attende il gettito di agosto". Letta incalza: "Servono iniziative tempestive". Di Maio: "Via Iva dai beni di prima necessità".

Elezioni - Il caro energia

Spinge nel vivo la campagna elettorale. Matteo Salvini chiede una tregua ai partiti e lancia il 'modello Macron' contro il caro bollette: "La politica dia mandato pieno a Draghi" per adottare una soluzione come quella presa in Francia: "Dare soldi alle imprese" che producono energia "e chiedere che mettano un tetto" al prezzo delle bollette.

Calenda al leader della Lega: "Finalmente, incoriamoci"

Ma fonti di governo avvertono: "Tempi prematuri per interventi immediati, si attende il gettito di agosto". Letta incalza: "Da Palazzo Chigi servono iniziative tempestive". Poi propone: "Raddoppiare credito di imposta". Di Maio: "Via l'Iva dai beni di prima necessità". Meloni chiede pene più severe per chi abbandona animali domestici.

Vaccari (Pd): "Dalla destra pericolosi ammiccamenti a fascismo"

"In questa campagna elettorale  assistiamo a qualcosa di più serio, grave e pericoloso, perché quando diversi candidati della destra strizzano l'occhio e ammiccano al fascismo, a Mussolini, al 'ventennio' come modello di società e cultura cui rifarsi, allora il problema è reale e concreto. Impedire  che questa gente domani ci 'governi' è anzitutto un bisogno di democrazia, di libertà. Lo scrive in un post su Facebook, Stefano Vaccari, responsabile Organizzazione nella segreteria nazionale del Pd.

FdI: "Contro astensionismo seggi caserme e prefetture"

"Allestire dei seggi speciali nelle caserme, gestiti dalle prefetture e dall'esercito. Questa è la nostra proposta per poter far votare tutti coloro che lavorano e studiano lontano da casa. Secondo un articolo de La Stampa sono 5 milioni i lavoratori e studenti fuori sede che non potranno votare. Molti analisti stanno parlando del rischio astensionismo ma si fa poca luce su chi, per motivi di studio o di lavoro, è costretto a vivere lontano dal proprio luogo di residenza. Votare è un diritto ma anche un dovere per ogni cittadino, molti sono impossibilitati ad adempierlo. Va tutelata la partecipazione ai processi democratici." Lo dichiara Federico Mollicone, deputato di Fratelli d'Italia. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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