Aumentano le accise sul gasolio, giù la benzina: la decisione del Senato
La Commissione Finanze del Senato approva un piano per l’adeguamento graduale delle accise su gasolio e benzina, con ricadute economiche e ambientali.
Un'importante decisione arriva dalla Commissione Finanze del Senato, che ha dato parere favorevole a un provvedimento che prevede l’aumento graduale dell’accisa sul gasolio, accompagnato da una riduzione equivalente su quella della benzina. L’obiettivo principale è finanziare il rinnovo del contratto dei lavoratori del trasporto pubblico locale e avvicinare le aliquote dei due carburanti per motivi ambientali ed economici.
Le nuove aliquote e il piano graduale
Attualmente, l’accisa sulla benzina è fissata a 0,7284 euro/litro, mentre quella sul gasolio è inferiore, pari a 0,6174 euro/litro. Con il nuovo piano, il governo intende incrementare l’accisa sul gasolio di un centesimo all’anno, riducendo contestualmente quella della benzina. Il processo graduale porterà le due aliquote a essere uguali entro il 2030.
Il primo anno, lo Stato prevede di incassare un surplus di 100 milioni di euro, che crescerà progressivamente fino a raggiungere 500 milioni di euro al quinto anno, quando le aliquote saranno allineate. Le risorse così ottenute saranno destinate al rinnovo del contratto per i 110 mila autoferrotranvieri, scaduto nel 2023, e per supportare il trasporto pubblico locale.
Pressioni ambientali dall’Unione Europea
La decisione di adeguare le accise risponde anche alle sollecitazioni della Commissione Europea, che dal 2023 chiede all’Italia di allineare la fiscalità dei carburanti al loro impatto ambientale. Il gasolio, infatti, è considerato più dannoso per la salute rispetto alla benzina. Secondo il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi (DAD) del Ministero dell’Ambiente, la minore tassazione sul gasolio rappresenta un incentivo negativo dal punto di vista ambientale.
L’Unione Europea sottolinea la necessità di svincolare la fiscalità dai volumi di carburante venduti e di legarla, invece, al loro impatto ambientale, in modo da scoraggiare l’utilizzo di combustibili più inquinanti.
Implicazioni per i consumatori
L’aumento delle accise sul gasolio comporterà un graduale incremento del costo di questo carburante alla pompa, mentre il prezzo della benzina potrebbe diminuire. Al distributore, oltre all’accisa, i consumatori continueranno a pagare l’IVA del 22%, il costo netto del combustibile e il margine per i gestori. Questo cambiamento avrà inevitabilmente un impatto sia sulle abitudini di consumo sia sui costi del trasporto merci e privato.
Il piano di adeguamento delle accise su gasolio e benzina rappresenta un passo importante verso una fiscalità più equa e sostenibile dal punto di vista ambientale. Tuttavia, l’iniziativa solleva interrogativi sull’impatto economico per i consumatori e per i settori che dipendono maggiormente dal gasolio. La sfida principale sarà trovare un equilibrio tra sostenibilità, giustizia fiscale e tutela dei redditi delle famiglie.