Guerra Ucraina, Kiev: russi riprendono assalto Soledar, feroci battaglie
GUERRA UCRAINA. Le truppe russe hanno ripreso l'assalto alla città di Soledar, nella regione di Donetsk, dove in questo momento stanno infuriando feroci battaglie. Bombardata anche la città di Ochakiv, nella regione di Mykolaiv: colpito un ospedale. Secondo il quartier Generale della Difesa Territoriale dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, le forze russe hanno liberato l'insediamento di Bakhmut. Lo riporta la Tass.
"A partire da oggi Bakhmut è stata liberata", hanno affermato i filorussi. Intorno alla città dell'Ucraina orientale i combattimenti sono in corso da cinque mesi, con i mercenari del gruppo Wagner che attaccano le difese ucraine per aprire una breccia nelle difese attorno a Bakhmut e al sobborgo di Soledar, epicentro della battaglia.
Ucraina - cattura Soledar
Proprio in quest'ottica il comandante delle forze armate di terra ucraine, generale Alexander Syrsky, ha definito "propaganda" le dichiarazioni russe sulla presunta cattura di Soledar: "Non corrispondono alla realtà. Invece il nemico ha subito perdite significative e ancora una volta si è ritirato", ha detto. Due volontari britannici, Andrew Bagshaw e Christopher Parry, risultano dispersi in Ucraina. Lo conferma il Foreign Office.
Neopresidente Pirc Musar ribadisce appoggio Slovenia a Ucraina
Il "forte sostegno della Slovenia all'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa" è stato sottolineato dalla neopresidente Natasa Pirc Musar nel suo primo colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "La Slovenia appoggia pienamente l'Ucraina e il suo diritto all'autodifesa, ed è al suo fianco sia politicamente sostenendo con forza l'integrità territoriale dell'Ucraina, sia sul piano dell'aiuto umanitario e militare", ha detto la presidente slovena, come riferito dai media locali.
L'intervento armato russo
Dall'inizio dell'intervento armato russo lo scorso febbraio, Lubiana ha accordato all'Ucraina aiuti umanitari e militari per 23 milioni di euro. Pirc Musar, prima donna eletta presidente della Slovenia nel ballottaggio del 13 novembre scorso, si è insediata il 23 dicembre, subentrando a Borut Pahor, rimasto per due mandati quinquennali alla guida del Paese ex jugoslavo. (Skytg24/Adnkronos)
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