Il team di investigatori canadesi, salito a bordo della nave che ha lanciato il sottomarino Titan nelle profondità del mare alla ricerca del Titanic, esaminerà tutti gli elementi disponibili per ricostruire la tragedia. Gli audio, i registri di viaggio e l'equipaggio saranno attentamente esaminati nelle prossime settimane. La nave Polar Prince, ormeggiata nel porto di St. John's a Terranova, presenta le bandiere a mezz'asta. Ospita inoltre alcuni familiari delle cinque vittime, che cercano risposte sulla terribile implosione del sottomarino e sulla tragica fine dei loro cari.

La presidente del Transportation Safety Board, Kathy Fox, ha spiegato che è avviata un'indagine poiché la nave batte bandiera canadese ed è partita da un porto canadese, nonostante il disastro sia avvenuto in acque internazionali. Le informazioni raccolte saranno condivise con altre agenzie. Come il National Transportation Safety Board degli USA e la Guardia Costiera USA, nel rispetto delle leggi canadesi.

D'altra parte, la missione iniziale di ricerca e salvataggio è guidata dalla Guardia Costiera degli USA, coinvolgendo un enorme sforzo internazionale costato milioni di dollari. La società proprietaria e gestrice del Titan, OceanGate Expeditions, ha sede negli Stati Uniti, sebbene il sottomarino sia registrato alle Bahamas.

Le ultime ore del Titan, partite le analisi

Le vittime coinvolte provengono da quattro Paesi diversi, tra cui Gran Bretagna, Pakistan, Francia e USA. Pertanto, nonostante l'iniziativa del Canada, è probabile che altri Paesi partecipino a un'indagine complessa che durerà diversi mesi. Ci saranno numerose cause presentate dalle famiglie di Hamish Harding, Shahzada Dawood, Suleman Dawood, Paul-Henri Nargeolet e Stockton Rush.

La nave Polar Prince è salpata il 16 giugno con 41 persone a bordo, tra cui 17 membri dell'equipaggio, che saranno interrogati dagli investigatori, e i cinque passeggeri del Titan. Secondo le prime ricostruzioni, il sottomarino è imploso poco dopo l'immersione, rendendo fondamentale l'analisi delle comunicazioni precedenti alla perdita dei contatti. Tuttavia, non essendo disponibile una scatola nera, sarà un compito sfidante.

Il sottomarino Titan

Inoltre, gli investigatori si occuperanno dell'analisi dei detriti che i robot teleguidati stanno continuando a cercare sul fondo del mare, a oltre 3.000 metri di profondità.

Infine, sarà fondamentale stabilire il ruolo che il materiale utilizzato nella costruzione del Titan ha avuto nella tragedia. Lo ha ammesso il CEO Rush a un giornalista di viaggio che avrebbe dovuto partire per una missione a giugno.

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