L'Ascesa di Antonio Bellocco: Da «Immigrato Impacciato» a Dominatore della Curva dell'Inter
L'incredibile ascesa del rampollo di 'ndrangheta tifoso juventino, arrivato in città pochi giorni dopo l'omicidio di Boiocchi
Il caso di Antonio Bellocco, rampollo di 'ndrangheta e tifoso juventino, ha catturato l'attenzione degli investigatori e dei media per la sua incredibile evoluzione all'interno delle curve di Milan e Inter.
Bellocco, arrivato a Milano nel novembre 2022, si è trovato al centro di un intrigo che ha portato a omicidi e minacce. La sua ascesa fulminea ha sollevato interrogativi e allerta nel mondo del tifo organizzato.
L’Arrivo di Bellocco a Milano: Tempistiche Sospette
La storia di Bellocco inizia pochi giorni dopo l'omicidio di Vittorio Boiocchi, considerato il vero padrone della Curva Nord dell'Inter. La sua tempistica è stata giudicata inquietante dagli inquirenti, dato che l'arrivo di Bellocco coincide con una fase di vulnerabilità della curva, provocata dalla scomparsa di una figura di potere. Originario di Rosarno, Bellocco era già noto alle forze dell'ordine per una condanna a 9 anni per associazione mafiosa, ma questo non sembrava ostacolarne l'inserimento nei ranghi ultrà.
Le Prime Interazioni con la Curva Nord
Inizialmente, Bellocco si presenta come un ragazzo impacciato e innocuo, guadagnandosi la fiducia di Andrea Beretta e Marco Ferdico, due figure di spicco della Curva Nord. Gli ultrà, ignari del suo passato e delle sue vere intenzioni, lo accolgono con entusiasmo, mentre lui si fa strada tra di loro. In questo periodo, Bellocco riesce a tessere una rete di relazioni, frequentando eventi e socializzando con i membri del gruppo. Tuttavia, la sua vera natura comincia a manifestarsi lentamente.
Da Tifoso a Manipolatore: La Trasformazione di Bellocco
Dopo un iniziale periodo di acclimatamento, Bellocco inizia a farsi notare con comportamenti sempre più assertivi. Suggerisce strategie violente per risolvere le tensioni con altri gruppi di ultrà e fa minacce inquietanti a Ferdico, dicendo: «Se mi tradisci ti ammazzo». Queste frasi non vengono prese alla leggera e creano un clima di paura e sottomissione tra i suoi conoscenti. La sua abilità di manipolare le situazioni lo porta a cercare di sovvertire il potere di Beretta e Ferdico, formando un vero e proprio triumvirato.
Il Piano di Bellocco e le Conseguenze Tragiche
L’ascensione di Bellocco culmina in un piano di vendetta contro Beretta. Nonostante fosse stato accolto a braccia aperte, decide di tramare contro il suo ex alleato. Purtroppo, questa manovra avrà esiti fatali. Durante un incontro apparentemente innocuo, Bellocco viene ucciso da Beretta, segnando la fine della sua breve e violenta carriera nella curva interista. La sua morte ha sconvolto il panorama degli ultrà, lasciando un vuoto di potere e un clima di instabilità.
Una Saga di Potere e Tradimento
La tragica storia di Antonio Bellocco è un chiaro esempio di come le dinamiche di potere nel mondo del tifo possano rapidamente degenerare in violenza e tradimento. La sua ascesa da «immigrato impacciato» a figura temuta nella Curva Nord dell'Inter illustra i pericoli insiti nelle alleanze che si formano in questo ambiente. La Procura di Milano, ora impegnata nell'inchiesta, sta cercando di fare luce su un intrigo che coinvolge non solo la criminalità organizzata, ma anche le sfide e le tensioni interne all'interno delle tifoserie.