NAPOLI. Un bambino come merce. E' successo a San Giovanni a Teduccio, dove il clan Rinaldi ha acquistato un bambino rom pagando la modica somma di 10mila euro. Il neonato è stato registrato come figlio di un Rinaldi e con il nome di Ciro, in onore del boss.
Il processo contro il Clan Rinaldi
E' questa una circostanza al centro dei processi in corso. La vicenda viene ulteriormente ricostruita alla luce di un'ordinanza che ha portato a 37 arresti stamani.
Napoli, l'acquisto del piccolo
Racconta il collaboratore di giustizia, Giorgio Sorrentino, che il piccolo era stato acquistato da Raffaele Maddaluno, considerato braccio destro del boss Ciro Rinaldi, soprannominato My Way, e cresciuto insieme alla moglie, Teresa Formisano.
Stando a quanto si apprende da Anteprima24, l'uomo non poteva avere figli e per questo motivo si era rivolto al capoclan affinché fosse messo in contatto con una donna di Napoli, che conosceva la coppia Rom. La donna non è identificata.
Napoli, 10mila euro per un bambino
Il bambino era stato pagato alla modica cifra di 10mila euro, dolsi che avrebbe messo a disposizione lo stesso Rinaldi. Il bimbo "che fu portato in un asciugamano ancora sporca di sangue", venne registrato come di Maddaluno e della donna Rom; e per sdebitarsi il nome del piccolo sarebbe stato Ciro, in onore del boss. (Fonte Anteprima24)
Intanto a Brescia
BRESCIA. Attimi di paura lungo la trada statale 42 protagonista di uno spaventoso incidente stradale, in territorio comunale di Esine. Alle 14 di martedì 19 maggio, in una maxi carambola sono rimasti convolti cinque veicoli, tra cui tre auto, un carro funebre e un mezzo pesante, finito poi in una scarpata.
Per i soccorsi
Oltre alle ambulanze, come riportato da BresciaToday, sono intervenute due squadre del Comando dei Vigili del Fuoco di Brescia, con il supporto di un'autogrù, insieme a Polizia stradale e carabinieri.
I FATTI a Brescia
Da una prima ricostruzione, pare che – viaggiando verso Breno – il camion non abbia frenato in prossimità di alcuni veicoli in coda davanti a un semaforo che regola il traffico a lato di un cantiere, finendo per travolgere tre auto e un carro funebre, che stava trasportando una bara poi finita sull'asfalto.
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