Tragedia del Natisone, l'avvocato: «Si potevano salvare in sei minuti»
Le famiglie delle vittime chiedono risposte sui soccorsi
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Secondo l'avvocato Maurizio Stefanizzi, legale delle famiglie delle tre giovani vittime della tragedia del Natisone, i ragazzi avrebbero potuto essere salvati in soli sei minuti se l'elicottero fosse stato attivato tempestivamente. Le vittime, Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Molnar, sono state travolte dalla piena del fiume lo scorso maggio.
La ricostruzione effettuata dai carabinieri e supportata da una perizia di un esperto del Soccorso Alpino conferma che il tecnico di elisoccorso, presente all'aerobase di Pasian di Prato, non fu allertato in tempo utile. Secondo il legale, "per salvare i ragazzi, l'elicottero avrebbe impiegato solo due minuti a testa con verricello e ciambella. In sei minuti sarebbero stati tutti in salvo".
La richiesta disperata di aiuto di Patrizia Cormos
Le ultime drammatiche richieste di aiuto di Patrizia Cormos sono state registrate e ora fanno parte degli atti dell'inchiesta condotta dalla Procura di Udine. Durante la chiamata al 112, la giovane ha detto: "Non abbiamo tanto tempo. Non ce la facciamo più".
Il vigile del fuoco che ha risposto alla chiamata ha rassicurato Patrizia affermando: "Dobbiamo arrivare, eh", ma i soccorsi non sono stati tempestivi. I tre ragazzi erano bloccati su un isolotto circondati da acque che salivano rapidamente, rendendo impossibile la fuga.
L'indagine della Procura: quattro indagati
L'inchiesta della Procura di Udine ha portato all'iscrizione di quattro persone nel registro degli indagati. La madre di Patrizia Cormos, Michaela, ha espresso forti critiche nei confronti dei soccorritori.
La prima chiamata di emergenza è stata effettuata alle 13:29, seguita da una seconda alle 13:36, in cui Patrizia riferiva che lei e i suoi amici erano completamente circondati dall'acqua. Durante una delle telefonate, la giovane è stata lasciata in attesa per sei minuti. Nella richiesta disperata di aiuto, aveva chiesto espressamente l'intervento dell'elicottero, l'unico mezzo in grado di salvarli. L'operatore ha risposto: "Abbiamo attivato anche quello", ma l'elicottero è arrivato troppo tardi.
Nel frattempo, i vigili del fuoco presenti sul posto hanno tentato di salvare i ragazzi lanciando corde dall'alto e facendo entrare in acqua un soccorritore, il quale però non è riuscito a raggiungerli a causa della forte corrente.
Le famiglie chiedono giustizia
Le famiglie delle vittime chiedono di far luce sulle responsabilità e vogliono che venga fatta giustizia per la morte dei loro cari. La tragedia del Natisone ha sollevato dubbi sulla gestione dei soccorsi e sulla prontezza delle operazioni di salvataggio.
L'avvocato Stefanizzi ha dichiarato che la perizia dimostra chiaramente come un intervento più rapido avrebbe potuto evitare la tragedia. Ora le famiglie attendono risposte dalle autorità giudiziarie per comprendere se ci siano state negligenze e per ottenere giustizia per i loro figli.