Silvia Nowak
Silvia Nowak

Potrebbe esserci una svolta nelle indagini riguardanti la morte di Silvia Nowak, la donna tedesca di 53 anni trovata semi carbonizzata lo scorso 18 ottobre a Ogliastro Marina, frazione di Castellabate, in provincia di Salerno. All’alba del 16 dicembre, i carabinieri della compagnia di Agropoli, su disposizione della Procura di Vallo della Lucania, hanno sottoposto a fermo il marito della vittima, un uomo di 62 anni, anche lui di nazionalità tedesca, con l’accusa di omicidio e distruzione del cadavere. In precedenza, l’uomo era già stato iscritto nel registro degli indagati.

La scomparsa di Silvia Nowak

Silvia Nowak, originaria della Germania ma residente da anni nella piccola comunità del Cilento, era scomparsa senza lasciare traccia lo scorso 15 ottobre, come denunciato proprio dal marito. Tre giorni dopo, il 18 ottobre, il suo cadavere venne scoperto dagli agenti della Polizia Locale, nascosto tra le sterpaglie e vicino all'abitazione in cui viveva con il marito. Il corpo della donna si presentava in un grave stato di decomposizione e semi carbonizzato.

Le indagini in corso

La comunità locale e gli investigatori continuano a seguire attentamente l’evoluzione del caso. Gli elementi raccolti finora suggeriscono una possibile responsabilità del marito, ma sono necessarie ulteriori analisi e testimonianze per stabilire con certezza i dettagli dell’accaduto.

Le autorità mantengono il massimo riserbo sulle prove raccolte e sulle dichiarazioni degli indagati, mentre la comunità cilentana è scossa da questa drammatica vicenda.

Il futuro delle indagini

Gli approfondimenti investigativi mirano a fare luce sui movimenti e sulle azioni del marito nei giorni precedenti la scomparsa di Silvia Nowak. La Procura di Vallo della Lucania e i carabinieri continuano a collaborare per ricostruire ogni dettaglio di questa tragica storia, con l’obiettivo di ottenere chiarezza e giustizia per Silvia e i suoi familiari.

L’accaduto ha suscitato un'ondata di emozione tra i residenti della zona, che sperano di ottenere risposte concrete e di ristabilire la serenità nella loro comunità.

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