Sant’Antonio Abate: il Comune avvia il processo di acquisizione del Castello delle Cerimonie
Il Comune di Sant’Antonio Abate annuncia l’avvio delle procedure per l’acquisizione del noto immobile "Grand Hotel La Sonrisa", grazie a una sentenza della Cassazione che ordina la confisca dell’area.
In una nota, il comune di Sant'Antonio Abate annuncio l'avvio dell'acquisizione del Grand Hotel La Sonrisa, meglio conosciuto dagli aficionados della serie tv di Real Time come Il Castello delle Cerimonie. In un comunicato ufficiale, la sindaca Ilaria Abagnale ha dichiarato: "Abbiamo atteso per otto mesi la pubblicazione delle motivazioni della sentenza che ordina la confisca dell’immobile e l’acquisizione a titolo gratuito dell’intera area di oltre 40mila metri quadrati a patrimonio del Comune." Gli uffici comunali hanno già stilato tutti gli atti d’indirizzo necessari per avviare l’acquisizione del bene, in vista di un cronoprogramma per liberare gli immobili e i terreni.
Attese le motivazioni della Cassazione
La sindaca ha evidenziato che la Cassazione non ha ancora reso note le motivazioni della sentenza del 15 febbraio. "Nei prossimi giorni – ha proseguito – è stata programmata una riunione gestionale che delineerà in maniera oculata il cronoprogramma delle attività, da valutare in concerto con gli uffici comunali." Una volta definito, il cronoprogramma sarà sottoposto al vaglio della Prefettura e della Procura Generale di Napoli.
Collaborazione con esperti legali
Per garantire un’adeguata gestione della situazione, il Comune di Sant’Antonio Abate ha deciso di avvalersi delle consulenze di due esperti legali esterni all’Ente. L’avvocato Lorenzo Lentini si occuperà degli aspetti amministrativi, mentre l’avvocato Marco Campora gestirà le questioni di natura penale. La sindaca ha sottolineato l’importanza di avere esperti al proprio fianco per affrontare una situazione così complessa.
Ad oggi, le motivazioni della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione lo scorso 15 febbraio, che conferma quanto stabilito dalla Corte d’Appello nel 2022, non risultano ancora pubblicate né notificate al Comune. "Un ritardo – spiega la sindaca Abagnale – che ha rallentato le fasi successive relative all’acquisizione." Nonostante ciò, il Comune ha deciso di avviare comunque l’iter, poiché la sentenza è divenuta irrevocabile.
Pratiche amministrative e valutazione del bene
Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha attivato tutte le pratiche necessarie per procedere con l’acquisizione. È stata richiesta una valutazione del bene all’Agenzia del Territorio di Napoli, che ha comunicato che un sopralluogo potrà essere effettuato solo a partire da dicembre 2024. I precedenti titolari del bene, attuali occupanti sine titulo, continuano a versare un canone di circa 29mila euro mensili per l’occupazione, calcolato in base alle tabelle delle quotazioni stabilite dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Trasparenza e legalità nel processo
La sindaca Abagnale ha concluso: "Ogni azione sarà intrapresa in sinergia con la Prefettura e la Procura Generale, con la massima trasparenza e nel rispetto della legalità. Il futuro della struttura sarà condiviso, deciso e comunicato solo nei prossimi mesi." La comunità di Sant’Antonio Abate attende ora sviluppi concreti riguardo alla confisca e al futuro dell’immobile.