GUERRA UCRAINA. Le tensioni continuano ad aumentare nella regione ucraina del Donetsk, con le forze russe che hanno lanciato attacchi su Kurakhove e Avdiyivka. Le azioni militari in corso hanno generato preoccupazione a livello internazionale, con molte nazioni che stanno seguendo da vicino gli sviluppi della situazione.

Nel frattempo, la Duma russa ha approvato una legge che consente l'arruolamento di detenuti con garanzia di grazia. Questa mossa ha suscitato diverse reazioni, poiché molti si interrogano sulle implicazioni di tale decisione e sul suo impatto sul conflitto.

Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov

Ha espresso la volontà della Russia di combattere, rispondendo alle preoccupazioni degli occidentali. Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha sottolineato la reale minaccia rappresentata dalle armi nucleari tattiche di Putin, sottolineando l'importanza di affrontare la questione con serietà.

Oggi, Antonio Tajani si trova a Londra per partecipare alla Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina. Durante l'evento, si discuterà della situazione attuale e delle necessità di ricostruzione del paese devastato dalla guerra. Tajani rappresenterà l'Italia e contribuirà agli sforzi internazionali per sostenere l'Ucraina in questa fase cruciale.

Nel frattempo, nuove immagini satellitari della diga esplosa nella regione di Kherson il 6 giugno hanno confermato la distruzione del bacino di Kakhovka. Il progetto di monitoraggio War Mapper ha pubblicato le immagini che mostrano chiaramente l'assenza dell'invaso di Kakhovka. Questo evento ha causato danni significativi, con una stima di 1,2 miliardi di euro, e si prevede che le mine russe trascinate dalle acque dell'inondazione raggiungeranno le spiagge europee.

Il ministro dell'Ambiente ucraino

Ruslan Strilets, ha dichiarato durante una riunione dei ministri dell'Ambiente dell'Unione Europea che il crollo della diga è già considerato il più grande disastro ambientale derivante dall'invasione russa. Questa situazione richiederà un impegno internazionale per affrontare le conseguenze ambientali e sostenere l'Ucraina nella sua ricostruzione.

Mentre la situazione in Ucraina evolve, molti si interrogano sul ruolo che l'Italia potrebbe svolgere nel conflitto.

Guerra Ucraina, niente armi dall'Italia

Al momento, sembra che Roma non sia coinvolta nella fornitura di mezzi militari al presidente Zelensky. Le richieste del presidente ucraino non includono gli Ariete italiani, rimasti obsoleti dagli anni Ottanta. Pertanto, è possibile che l'Esercito ucraino si doti dei Leopard 2, aggiornando le sue attuali risorse, come gli autoblindo Centauro.

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