Esplosioni a Mykolaiv, allerta in quattro regioni
GUERRA UCRAINA. Il vertice Nato a Vilnius ha acceso il dibattito tra i Paesi divisi riguardo all'utilizzo delle bombe a grappolo. Nel frattempo, il presidente Biden sembra rallentare sull'ingresso di Kiev nell'Alleanza. Un fatto significativo è l'ammissione da parte dell'Ucraina dell'attacco al ponte di Crimea, un evento senza precedenti.
Il presidente ucraino Zelensky è tornato dalla Turchia portando con sé alcuni dei militari che hanno difeso l'acciaieria Azovstal di Mariupol per diversi mesi, grazie a uno scambio di prigionieri. Tuttavia, Mosca sostiene che gli accordi sono stati violati. Nel frattempo, le autorità di Kiev assicurano che le bombe a grappolo non verranno utilizzate sul territorio russo riconosciuto ufficialmente.
Le tensioni
sono in aumento, come dimostra l'esplosione segnalata dai media locali a Mykolaiv. L'aeronautica delle forze armate ucraine ha avvertito della minaccia balistica nelle regioni di Mykolaiv e Kherson. Va ricordato che l'attacco al ponte di Kerch, che collega la Russia alla Crimea, è stato attribuito a Kiev lo scorso 8 ottobre. La viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha ufficialmente ammesso la responsabilità del governo ucraino nell'attacco con un'autobomba contro l'infrastruttura, che era stata voluta dal presidente Vladimir Putin.
Tornando al presidente Zelensky, è tornato in Ucraina dalla Turchia portando con sé alcuni dei militari che hanno difeso l'acciaieria Azovstal di Mariupol per mesi. Tuttavia, Mosca sostiene che gli accordi siano stati violati sia dalla parte turca che da Kiev. Nonostante ciò, l'Ucraina assicura che le bombe a grappolo non verranno utilizzate sul territorio russo ufficialmente riconosciuto.
Inoltre, il fondatore della milizia Wagner è riapparso sui social media
Con un post molto critico nei confronti dei media statali di Mosca. Questo evento ha evidenziato le tensioni interne all'interno della Russia.
La città di Mariupol, simbolo della prima fase della guerra, sta movimentando il mercato immobiliare russo. Si stanno moltiplicando i siti di vendita e affitto di case nel centro della città che si affaccia sul mar d'Azov.
Guerra Ucraina, la ristrutturazione di Mosca
Mosca sostiene di aver ristrutturato, nel marzo di quest'anno, 1.829 edifici e ricostruito 36 condomini, con un prezzo medio per appartamento di circa tre milioni di rubli, equivalenti a 30.000 euro. Questa situazione indica l'interesse russo nella zona e il cambiamento dei dinamismi sociali ed economici che la guerra ha portato con sé.