BONUS 150 EURO. Brutte notizie per molti percettori, il nuovo bonus 150 euro ai dipendenti, come riporta il sito online The Wam, non verrà corrisposto a tutti i lavoratori subordinati, poiché questi dovranno rispettare determinati requisiti, in particolare, occorrerà che questi abbiano una retribuzione imponibile nella stessa di novembre che non risulti essere superiore a 1.538 euro. La nuova indennità una tantum contro il carovita spetta ai lavoratori dipendenti Fatta eccezione per i lavoratori domestici che dovranno richiedere il sostegno mediante i canali telematici dell’INPS, che non abbiano già percepito il medesimo importo ad altro titolo. È importante sottolineare che i 150 euro non costituiscono un reddito ai fini fiscali, non rilevano ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali che inoltre non possono essere ceduti, sequestrati o pignorati.

Bonus 150 euro ai dipendenti

Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, la nuova indennità contro il caro energia spetterà a tutti i lavoratori dipendenti che hanno una retribuzione imponibile nella competenza di novembre che non superi i 1.538 euro. Il pagamento del sostegno arriverà insieme allo stipendio di novembre e ci sarà un’esposizione esplicita nel relativo LUL, per tutte queste categorie di lavoratori:
  • lavoratori dipendenti
  • titolari di rapporti di lavoro Co.co.co.
  • lavoratori stagionali, in somministrazione di lavoro e intermittenti lavoratori del settore dello spettacolo
  • dottorandi e assegnisti di ricerca iscritti alla Gestione separata INPS lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato
Ricordiamo che, proprio come è accaduto per il bonus 200 euro, il bonus 150 euro ai lavoratori dipendenti arriverà previa consegna di un’autodichiarazione al proprio datore di lavoro. Nello specifico, il lavoratore dovrà dichiarare di:
  • essere in linea con i requisiti reddituali
  • non avere percepito il bonus 150 euro ad altro titolo, ad esempio, come percettore Rdc o pensionato
  • non avere percepito il sussidio da un altro datore di lavoro.

Bonus 150 euro ai lavoratori dipendenti, ecco chi rischia

Chi rischia di dover riconsegnare il bonus 150 euro ai dipendenti? Ricordiamo che si tratta di una indennità una tantum può essere corrisposta e percepita una sola volta per ogni beneficiario. Questo vale anche per i lavoratori che hanno più contratti di lavoro in essere allo stesso momento. Insomma, il lavoratore dovrà scegliere a chi chiedere l’indennità fra i due o più datori di lavoro, consegnando a questo l’autodichiarazione di cui abbiamo parlato in precedenza. Agli altri datori di lavoro, invece, si potrà comunicare la volontà di rinunciare al sostegno, per evitare doppi accrediti. Cosa succede se il bonus 150 euro ai dipendenti arriva due volte alla stessa persona? Se dopo i controlli INPS dovesse risultare che un solo lavoratore dipendente abbia percepito due volte o più il bonus 150 euro da più datori di lavoro, ogni datore:
  • verrà informato dall’INPS della parte indebita corrisposta
  • dovrà provvedere a restituire una parte dell’importo erogato in aggiunta all’INPS (questo sarà diviso a metà con l’altro datore di lavoro)
  • dovrà riscuotere la somma corrisposta in più dallo stesso lavoratore. (TheWam)
[sv slug="seguici"]
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Premio Sacharov 2022 al popolo ucraino e Zelensky