Ordinanza in Campania obbliga i Comuni a chiudere. La richiesta dei sindaci a De Luca
Dopo la bocciatura alla richiesta di due Comuni della Campania di mantenere lo status di zona gialla, arriva l'appello dei sindaci dei Comuni in questione. Nello specifico, le Amministrazioni comunali di Capri ed Anacapri "prendono atto dell'ordinanza del Tar Campania; ribadendo che l'obiettivo era e rimane il riconoscimento di insularità nei confronti delle loro comunità che scontano il fatto di essere in un'isola doppiamente penalizzata dall'emergenza Covid rispetto alla terraferma". Il Tar Campania, in accoglimento dei ricorsi promossi dall’Avvocatura Regionale, aveva sospeso le ordinanze con le quali i Comuni di Capri e Anacapri avevano adottato disposizioni difformi rispetto a quelle disposte con Ordinanza regionale n.98 del 18 dicembre scorso. Le due Amministrazioni ricordano di aver "ordinatamente applicato tutte le misure previste dalle ordinanze nazionali e regionali, anzi talvolta più incisive e limitative rispetto ai provvedimenti anti Covid sovracomunali a salvaguardia non solo dei residenti ma anche, durante il periodo estivo; nei confronti dei turisti. Basti ricordare l'obbligo delle mascherine che ha anticipato analoghi provvedimenti degli organi sovracomunali. Pertanto - aggiunge la nota - alla luce degli attuali indici di contagio da Covid-19 molto contenuti e della drastica riduzione dei collegamenti marittimi, i Comuni hanno ritenuto che ci fossero le condizioni per far considerare l'isola zona gialla". I Comuni di Capri e Anacapri "si aspettano che ci sia maggiore attenzione nei confronti dell'isola di Capri e più in generale delle piccole comunità; anche per le problematiche legate alla scuola" e concludono ribadendo di aver "voluto accendere un faro sulla condizione delle comunità isolane in modo da essere considerati per scelte future".