Ha un malore improvviso mentre fa jogging e muore: Andrea lascia la moglie e il figlio
Una tragedia improvvisa si è abbattuta su Tonezza, comune vicentino, quando Andrea Basso, un uomo di 55 anni di Favaro, è crollato a terra durante una corsa di allenamento lungo la strada che conduce all’Ossario. Secondo le ipotesi, l'uomo è stato colpito da un infarto improvviso.
Questo drammatico evento ha lasciato la comunità disorientata per la perdita di un uomo stimato e amato. Basso era un appassionato sportivo, lavorava come capo progetto informatico presso TIM e aveva una grande passione per la montagna.
La Tragedia di Tonezza
Una terribile tragedia ha colpito la tranquilla comunità di Tonezza, nel comune vicentino. Durante una corsa di allenamento verso l’Ossario, Andrea Basso, 55 anni, è improvvisamente crollato a terra, vittima di un malore. Purtroppo, nonostante i soccorsi, ogni tentativo di rianimazione è risultato vano, e Basso ha perso la vita.
Una Passione per lo Sport e la Montagna
Andrea Basso era un uomo conosciuto e apprezzato nella sua comunità di Favaro. Amante dello sport, la corsa rappresentava una delle sue grandi passioni. Oltre all'attività fisica, amava trascorrere il tempo libero nella pittoresca località montana berica. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo e una grande tristezza tra amici, colleghi e conoscenti.
Un camperista è stato il primo testimone dell'incidente e ha immediatamente allertato i soccorsi. Nonostante l'intervento del personale medico e della Protezione Civile di Tonezza, la vita di Andrea Basso non ha potuto essere salvata. La notizia della sua tragica scomparsa si è diffusa rapidamente a Favaro, aggiungendo dolore a una comunità già provata dalla perdita di tre concittadini in un altro tragico incidente.
Chi era Andrea Basso
Conosciuto per la sua simpatia e generosità, oltre al suo impegno nello sport e nel lavoro. Era un professionista stimato presso la sede centrale della TIM a Mestre, dove lavorava come capo progetto informatico. I suoi colleghi, sconvolti e addolorati, ancora faticano a credere alla tragica perdita.