Carabinieri arrestati a Piacenza. Saviano: “Siete peggio di Gomorra”

Saviano non fa sconti e passa all'attacco: “Non siete carabinieri, siete peggiori Gomorra”. Il giornalista Roberto Saviano commenta così l'inchiesta shock di Piacenza, che ha portato all'arresto di dieci militari per reati gravi come spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, lesioni personali e tortura.
"Mi ha molto colpito una scena. Questi carabinieri infedeli vanno a fare un'estorsione a una concessionaria. Sostanzialmente comprano, intimidendo, una macchina da oltre 50-60mila euro a 10mila euro - e ancora aggiunge Saviano - Vanno a fare l'estorsione mostrando la placca dei carabinieri e mostrando l'arma.
Loro dicono di comportarsi come in Gomorra (il famoso romanzo-cult sulla Camorra scritto dal giornalista Saviano), usando espressioni come "alla Gomorra".
Gomorra quindi diventa uno specchio, in cui i criminali si stanno guardando. Guardano la serie, non per intrattenimento o per capire delle dinamiche, ma per diventare coloro che dovrebbero contrastare. È la prova per quanto mi riguarda che chi accusava Gomorra 'esagerata', una 'creazione di fantasia', non conoscesse la realtà, che spesso è perfino peggiore di come abbiamo provato a rappresentarla".

Secondo le accuse, l'appuntato Montella, che sembra essere il capo di quello che viene in queste ore chiamato "il clan dei carabinieri" va insieme ad un collega in una concessionaria e, per farsi vendere un'auto a un prezzo molto basso, i due militari iniziano a pestare il gestore e gli fanno notare di essere armati: "Figa, sono entrato attrezzato, uno si è pisciato addosso, nel senso proprio pisciato addosso (...) L'altro mi ha risposto e l'ho fracassato".


Su Repubblica scrive
È una delle vicende più gravi della storia della Repubblica quella che riguarda la caserma "Levante" di via Caccialupo a Piacenza. Guardo le foto di questi carabinieri coinvolti nell'inchiesta, si atteggiano come rapper con cartamoneta in mano, vedo le immagini dei torturati. Leggo le accuse gravissime, le violenze e i pestaggi che hanno perpetrato certi dell'impunità (momentanea) data dalla divisa; leggo dei ricatti, delle estorsioni, dello spaccio di hashish ed erba. Leggendo in fila le carte delle inchieste degli ultimi anni l'Italia ne esce come un Narco-Stato.
Vivo tra carabinieri da quasi 14 anni
E quindi sento di dover urlare agli arrestati e indagati Giuseppe Montella, Salvatore Cappellano, Angelo Esposito, Giacomo Falanga, Daniele Spagnolo, Marco Orlando, Stefano Bezzeccheri: NON SIETE CARABINIERI. Se le accuse saranno confermate, vorrà dire che questi individui non solo hanno tradito il giuramento fatto alla Repubblica, ma hanno sputato, stuprato, violato ogni donna e uomo (più di centomila militari) che, decidendo d'essere carabiniere, raccoglie su di sé una scelta di vita complicata e di responsabilità. Hanno delegittimato la fiducia dei cittadini nell'Arma. Di tutto questo dovranno rispondere, e non solo dei loro crimini gravissimi. Leggo le carte dell'inchiesta e trovo che nelle telefonate i carabinieri infedeli fanno rifermento a Gomorra. "Hai presente Gomorra? Tu devi vedere gli schiaffoni che gli ha dato".
Gomorra diventa lo specchio in cui si riflettono
Addirittura il potere che vorrebbero raggiungere. Gomorra è divenuta nel tempo l'altro volto della vita: esistono le cose e poi esistono le cose come si fanno in Gomorra.La serie tv
Diventa lo spazio dove rivedono non solo le dinamiche in cui operano ma ambiscono a diventare esattamente ciò che dovrebbero contrastare, prova finale che chiunque pensasse che in Gomorra si trattava di una esagerata descrizione della realtà non conosceva la realtà.La storia di Piacenza apre delle riflessioni:
la prima, la legalizzazione delle droghe leggere. Legalizzare è l'unica strada per fermare un traffico infinito su cui si fonda il segmento iniziale di ogni - e ripeto, ogni - gruppo criminale. Fermare il traffico delle droghe leggere è facile, basta legalizzare. Legalizzare significa bloccare sul nascere molti gruppi criminali che non riuscirebbero a fare il salto di qualità verso il traffico di cocaina e su altri tipi di attività criminali senza partire dallo spaccio di hashish e marijuana.