Nuovo Dpcm, Italia in zona rossa e in emergenza. Arriverà venerdì prossimo, 15 gennaio, il nuovo dpcm con le misure antipandemiche: è prevista, secondo quanto apprende l’ANSA, la conferma delle attuali misure mentre si stanno valutando nuove restrizioni, anche se al momento non sembrerebbero essere già state definite le nuove misure. Dopo l’abbassamento della soglia dell’Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, il governo sta pensando di introdurre un’ulteriore stretta: se l’incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti scatta in automatico la zona rossa.

La proposta

Avanzata dall’Istituto superiore di Sanità, è stata condivisa dal Cts e dovrà essere concordata con le Regioni. Un incontro tra il governo e le regioni non è ancora stato fissato ma è probabile che si tenga all’inizio della prossima settimana in vista della scadenza del Dpcm il 15 gennaio. In base all’ultimo monitoraggio, con l’abbassamento dei parametri relativi all’incidenza dei casi, l’unica regione che andrebbe automaticamente in zona rossa sarebbe il Veneto, che ieri aveva un’incidenza a sette giorni di 454,31 casi per 100mila abitanti.

A rischio

Anche l’Emilia Romagna, con un’incidenza a 242,44. In tutto sono cinque ad oggi le regioni o province autonome che superano i 200 casi ogni 100mila abitanti: oltre a Veneto ed Emilia Romagna, ci sono la provincia di Bolzano (231,36), il Friuli Venezia Giulia (205,39) e le Marche (201).

In ogni caso

Nessuna regione è sotto la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti, quella che, dice la cabina di regia del ministero della Salute, permetterebbe “il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e il tracciamento dei loro contatti”. L’incidenza più bassa si registra in Toscana, con 78,95 casi ogni 100mila abitanti.

Il governo

Sta valutando anche la proroga dello stato di emergenza in scadenza a fine gennaio. Non sarebbe ancora tuttavia definita, secondo quanto apprende l’ANSA, la durata della nuova proroga.

La stretta

Sicuramente tutti i weekend saranno confermati “arancioni” anche nelle regione in zona gialla (proprio come questo fine settimana). I negozi resteranno aperti e i cittadini saranno liberi di muoversi all’interno del proprio comune. Bar e ristoranti resteranno chiusi.

Chiusura alle 18 bar e ristoranti

I bar e i ristoranti, come detto sopra, resteranno chiusi. Nelle zone gialle, invece, potranno aprire fino alle 18 e poi continuare con l’asporto.

Palestre e piscine

Palestre e piscine, tra i settori più colpiti da questa pandemia dovrebbero restare ancora chiuse anche se c’è in corso un confronto tra il ministro Spadafora e il Cts per elaborare un piano per le nuove linee guida. Probabilmente si opterà per una riapertura per consentire lezioni individuali. C’è una minima speranza per le regioni in zona bianca (ancora da istituire). In questo caso le attività potrebbero riaprire tenendo conto di tutte le norme anti covid

Cinema e teatri

Sarà quasi sicuramente confermata la sospensione di spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e altri spazi anche all’aperto. Ma vale anche qui quanto detto per palestre e piscine, con deroghe alla chiusura per le aree del Paese con Rt basso. Leggi anche: Nuova ordinanza De Luca, "al ristorante solo con la card”. Scatta la protesta: "E' follia, è contro la Costituzione. Fermatelo” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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