Il caso della chiesa battista
Si parla molto di assembramenti e luoghi a rischio contagio e non a torto si citano casi di focolai originatisi in chiese, palestre, ristoranti e, in genere, luoghi chiusi e affollati dove si rimane per un certo periodo di tempo. Un gruppo di casi di coronavirus si è sviluppato da poco in Germania, a Francoforte sul Meno, dopo una cerimonia in una chiesa battista. Sono finora 107 le persone contagiate dal giorno della celebrazione, il 10 maggio, come riporta Der Spiegel.
Rispettare le distanze
Il capo del dipartimento sanitario comunale ha dichiarato che durante la messa si sarebbero infettate 40 persone: nessuna di loro è in gravi condizioni tranne una in ospedale. Gli altri contagi sarebbero avvenuti in seguito, in famiglia. Anche la città di Hanau ha denunciato 16 infetti derivanti dalla stessa Messa.
Annullata preghiera musulmana
A seguito delle segnalazioni è stata annullata una preghiera di digiuno programmata domenica, dai musulmani nello stadio Herbert Dröse di Hanau e sono stati cancellati tutti gli incontri previsti nella parrocchia del Vangelo Cristiano Battisti di Francoforte, da dove sarebbe partito il contagio. Il rappresentante della comunità battista locale, Vladimir Pritzkau, ha assicurato ai giornalisti che sono stati rispettati tutti i requisiti di distanziamento sociale: c’erano i disinfettanti ed è stata mantenuta la distanza prescritta , di un metro e mezzo , ma non ha fatto sapere quante persone fossero presenti alla cerimonia.
Altro caso in Sassonia
Il caso ha sollevato alcuni dubbi nel Paese sugli allentamenti delle restrizioni, soprattutto in alcuni contesti. A Leer, in Bassa Sassonia, per circa 50 visitatori di un ristorante, le autorità hanno ordinato la quarantena domestica dopo che almeno 7 ospiti sono risultati positivi al virus. Secondo i dati ufficiali, nel distretto non si erano registrate infezioni nuove per più di una settimana. Ora il numero di casi in quarantena è quasi triplicato in due giorni, da 24 a 66.
Attenti ai luoghi chiusi
È bene tenerne conto quando decidiamo quali sono i luoghi che vogliamo frequentare: ogni situazione è diversa e, nonostante il rispetto delle normative, dobbiamo farci da soli un’idea del rischio che possiamo correre. Il tempo di permanenza, il volume dell’ambiente, il ricambio d’aria, le attività che svolgono i soggetti e le presenze contemporanee in un luogo sono i parametri da considerare. (Corriere della Sera)
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