Amadeus dice addio a Sanremo? "Non volevamo turbare. Se mi mandano via me ne vado"
SANREMO. "Me ne vado, se mi mandano via me ne vado, che devo fare", le parole di Amadeus in conferenza stampa a Sanremo.
«Non è nostra volontà turbare il pubblico a casa». Così Amadeus sul bacio tra Rosa Chemical e Fedez, che ha scatenato qualche polemica. «Le cose non vengono preventivate. Rientra nella totale libertà degli artisti che fa parte di una diretta: ci si affida al buon senso di tutti».
«Se mi mandano via me ne vado. Se chiunque dovesse dirmi che il mio mandato finisce qua, ne prenderei atto conservando 4 anni bellissimi per tutta la mia vita, con il piacere di aver fatto quello che desideravo fare.
Nella vita, al di là dei festival, dipende tutto da un risultato: se si ottengono questi risultati hai una forza, se avessi fatto il 15-20% in meno sarei un allenatore esonerabile.
Qualsiasi allenatore è forte finché la squadra vince, se la squadra perde anche i più grandi sono a rischio esonero. Ecco perché devo portare quello che sento, bisogna sbagliare con le proprie idee»
Amadeus da 'swiffer delle polemiche' a 'Dalai Ama'
E' ancora una volta il guizzo di Fiorello a descrivere la metamorfosi di Amadeus, l'ex judoka che ha dovuto sfoderare le arti di difesa per traghettare in porto il suo quarto festival, il più ricco per il bottino di ascolti e spot, il più complicato per l'assedio della politica.
"Nella vita, al di là dei festival, dipende tutto da un risultato: se si ottengono questi risultati hai una forza, se avessi fatto il 15-20% in meno sarei un allenatore esonerabile.
E tornando sulle polemiche relative allo show provocatorio di Rosa Chemical, "ciò che accade sul palco - ribadisce - non è preventivabile, rientra in una totale libertà che fa parte di una diretta e al momento opportuno ci si affida al buon senso di tutti. Capisco che qualcuno si possa turbare, ma non era volontà di nessuno di noi turbare nessuno a casa".
A conclusione della maratona Sanremo
Oltre mille minuti di diretta, premiati da una media del 63%, la più alta dal 1995, e dal record di raccolta pubblicitaria, oltre 50 milioni, l'ex boomer Amadeus convertito ai social da Chiara Ferragni si sente "l'uomo più felice del mondo, un bambino in un parco divertimenti senza che la gioia possa finire".
Sanremo è ancora una volta "un sogno che è diventato realtà
Quando mi chiamano visionario lo ritengo un grande complimento, mi piace immaginare qualcosa che non si è concretizzata".
L'importante è "avere accanto persone che condividono il tuo progetto, ti danno fiducia e ti permettono di lavorare al meglio, dai dirigenti ai gobbisti chiusi nella loro stanzetta per otto-dieci ore, senza sbagliare una virgola".
Amadeus - Di questa edizione, si porta dietro
"Tante cose: la prima immagine è la presenza del presidente Mattarella. Il selfie dietro le quinte è un'immagine che non dimenticherò più. Poi la scala quando siamo entrati, Roberto Benigni. Il supereroe Gianni Morandi. E poi la libertà che hanno avuto gli artisti di esprimersi".
A stupire è stata anche la città invasa dalla gente:
"Vedere un fiume di persone dai 5 agli 80 anni che andava per strada ti fa capire che la condivisione del pubblico è la forza del festival. La potenza della gente dà forza contro qualsiasi polemica", aggiunge Amadeus, che ha scritto una lettera al festival giocando con i titoli delle canzoni.
Quanto al podio tutto al maschile, con Marco Mengoni, Lazza e Mr Rain, seguiti nella top five da Ultimo e Tananai, "io scelgo la canzone, non faccio quote, neanche di età, nella composizione del cast, e credo faccia così anche il pubblico. Poi magari le classifiche di vendita danno ragione alle donne, per esempio vedo che Madame è già molto alta". Dopo averle ascoltate per mesi e portate sul palco, è tempo ora di "consegnare le canzoni alla gente, in modo che inizino un nuovo viaggio". (ANSA).
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