Nelle ultime 24 ore gli Stati Uniti hanno registrato oltre 35.900 nuovi casi di coronavirus, un numero record da fine aprile e uno dei più alti finora rilevati dall'inizio della pandemia. Lo indicano i dati della Johns Hopkins University. Il giorno precedente la cifra era di poco inferiore. Le vittime delle ultime 24 ore sono 756. Finora negli Usa ci sono stati in tutto 2.380.452 casi e 121.969 decessi.
A conferma del fatto che l'America Latina è al momento il centro della pandemia, nelle ultime 24 ore nella regione sono decisamente cresciuti sia i contagi (2.220.357, +66.795), sia i morti (102.985, +2.809). E' quanto emerge da una elaborazione statistica realizzata oggi dall'ANSA sulla base dei dati di 34 Nazioni e territorio latinoamericani. Continua netta la curva ascendente in Brasile, secondo Paese al mondo per presenza di Covid-19 dopo gli Stati Uniti: i contagiati sono saliti a 1.188.631 (+42.725) e i morti hanno toccato quota 53.830 (+1.185).
Quasi 180mila americani moriranno per il coronavirus
Entro il primo ottobre se la mascherina non diventerà di uso comune. E’ l’ultima proiezione dello University of Washington’s Institute for Health Metrics. Il modello prevede 179.106 decessi entro il primo ottobre se non venissero apportate sostanziali modifiche alle linee di comportamento. La cifra scenderebbe a 146.000 decessi se gli americani iniziassero ad indossare sistematicamente mascherine in pubblico. Il precedente modello, elaborato il 15 giugno, prevedeva uno scenario peggiore con 201.129 morti entro il primo ottobre.
“La California e altri stati nelle ultime settimane hanno visto aumentare i casi, ma i decessi non stanno aumentando di pari passo. Il trend potrebbe cambiare nelle prossime settimane”, le parole di Christopher Murray, direttore dell’IHME, in una nota. “Non c’è dubbio che gli Stati Uniti, sebbene gli stati stiano riaprendo, siano ancora alle prese con una enorme epidemia destinata ad ampliarsi alla fine di agosto e ad intensificarsi a settembre. La gente deve sapere che indossare le mascherine può ridurre la trasmissione di virus anche del 50%. Chi si rifiuta, mette a rischio la propria vita, le proprie famiglie, i propri amici e le proprie comunità”. (Ansa/Adnkronos)
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