GRAGNANO. Il piccolo Alessandro non c'è più. E' una città immersa nel dolore quella che si è risvegliata stamani e che fa ancora fatica a credere a quanto accaduto. Ale 13 anni e tutta una vita davanti, Ale che forse voleva solo vedere meglio al Tv... Il dramma mentre i genitori erano a lavoro.

Addio Alessandro - Le indagini: la nuova verità

Gli inquirenti stanno scavando nella vita del ragazzo di 13 anni morto ieri a Gragnano (Napoli) dopo essere precipitato dalla finestra della sua abitazione posta al quarto piano di un immobile che si trova in via Lamma. La Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituta e titolare del fascicolo Giuliana Moccia) ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti e senza indagati. Al vaglio dei carabinieri della stazione di Gragnano, guidati dal maresciallo Angelo Disanto, vi sarebbero in particolare due ipotesi, anche se dagli organismi investigativi al momento non trapela nulla di ufficiale: la tragedia dovuta ad una pura fatalità (si sarebbe sporto per aggiustare il cavo dell'antenna tv) ma anche - secondo quanto riferisce Il Mattino - un'eventuale istigazione al suicidio. Proprio per provare a capire se dietro la sciagura costata la vita a quello che tutti definiscono ''un bravo ragazzo e uno studente modello'' (fra una decina di giorni avrebbe dovuto iniziare a seguire le lezioni in terza media) ci possa essere una storia legata al cyberbullismo, gli inquirenti hanno disposto il sequestro del cellulare in uso al ragazzo. Dal dispositivo, insomma, si conta di capire se dietro questa drammatica vicenda, possano nascondersi particolari capaci di orientare le indagini. La salma del ragazzo resta sotto sequestro presso l'obitorio di Castellammare di Stabia e nelle prossime ore si deciderà se procedere o meno all'autopsia. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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